| Federico Sborchia | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana...
| Paolo Brescia |
La sfida apparentemente meno bella, meno spettacolare, di questi fin qui sorprendenti ed emozionanti ottavi, arriva nell'ultima giornata di questo turno spartiacque. Di fronte, vanno una Svezia qualificata per la debacle tedesca ma anche per grandi meriti, e una Svizzera che nel girone ha davvero ben impressionato, prima pareggiando col Brasile, poi - soprattutto - vincendo con la Serbia.
Solidità vs solidità, concretezza vs concretezza, organizzazione vs organizzazione: comunque la mettiate, è l'incertezza a regnare in questa sfida, tra due formazioni che si assomigliano (anche se la Svizzera gode di più estro), più che per lo scacchiere in campo per le caratteristiche organiche. Gli svedesi, col 4-4-2 iper collaudato, la Svizzera con i numeri dalla sua: nelle ultime 25 gare, una sola sconfitta, indolore in amichevole. Segno di una compattezza imponente.
Per la Svezia, in campo i soliti, tranne Larsson squalificato. Andersson dovrebbe mandare in campo Olsen tra i pali, difesa a quattro composta da Lustig, Lindelof, Granqvist e Augustinsson, a centrocampo Hiljemark e Ekdal, sugli esterni a destra Claesson e a sinistra Forsberg, con invece il tandem offensivo composto da Berg e Toivonen.
Gli elvetici rispondono con Sommer tra i pali, Elvedi, Djourou, Akanji e Ricardo Rodriguez dietro; coppia centrale di centrocampo composta da Behrami e Xhaka, mentre i tre trequartisti saranno Shaqiri, che in questo mondiale sta conoscendo una seconda primavera, Dzemaili e Embolo che agiranno dietro l'unica punta che dovrebbe essere Gavranovic.
Sul piano dei precedenti, oggi in campo il 29esimo match tra Svezia e Svizzera, ma il primo in una competizione di lustro, gli altri arrivano da match vari tra qualificazioni e amichevoli, e comunque l'ultimo precedente è datato 2002.