| Federico Sborchia | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana...
| Luca Gregorio |
Il peggior sorteggio che potesse capitare. Ma per il Napoli o per il Nizza? Diciamo per entrambe.
Ma diciamo anche che il Napoli non può avere paura dei francesi, condividendo col Liverpool il ruolo di squadra più forte nell'urna del preliminare di Champions. Fatta questa doverosa premessa, il Nizza può senza dubbio essere considerato un cliente scomodo. In una delle città più vive, animate e cool della costa azzurra da qualche anno si sta raccontando anche una splendida favola di calcio. E' quella dell'OGC Nice, capace negli ultimi 5 anni di centrare due quarti posti e il "miracoloso" terzo dello scorso maggio, davanti a potenze blasonate della Ligue 1 come Lione e Marsiglia.
Insomma, un progetto che viene da lontano, grazie alla lungimiranza del presidente Rivere, che si è contornato di collaboratori all'altezza e dall'occhio lungo. Un lavoro di scouting eccellente, che ha portato in riviera per pochi spiccioli giocatori che oggi valgono milioni (Seri, Cyprien e Plea giusto per fare qualche nome). Il Nizza ha poi messo il giocattolino nelle mani di Lucien Favre, uno specialista nel creare cocktail vincenti con quello che ha a disposizione. Magari trovando anche la chiave di volta per far rendere giocatori forti e ribelli come il nostro SuperMario. Balo, 15 gol in campionato l'anno scorso, si è talmente trovato a proprio agio in squadra e in città che ha optato per prolungare la sua avventura nel dolce clima di Nizza. Inutile dire che è lui il pericolo principale per il Napoli. Indecifrabile a volte, irritante altre, superbo quando è in serata.
La cessione di Dalbert all'Inter priva Favre di una pedina cruciale a sinistra, così come l'assenza di Cyprien a centrocampo è un bel rebus in meno per Sarri, che dovrà comunque stare attento alla mobilità e alla visione di gioco dei due piccoletti Seri e Koziello. Dante è il capitano della difesa, che però ha delle crepe evidenti nella poca velocità del brasiliano e nell'ingenuità del 18enne Sarr.
Alle spalle di Balotelli spazio all'estro e alla fantasia. A Nizza si aspettano il botto da Lees-Melou (24enne preso dal Dijon) e dal 19enne Srarfi, l'anno scorso in campo solo a sprazzi. Senza trascurare Alassane Plea, devastante fino all'infortunio ma attaccate di talento e imprevedibile, così come possono sempre tornare buoni i piedi educati di Le Bihan, spesso decisivo dalla panchina.
Il Nizza è una squadra organizzata, disciplinata, tosta e più avanti come condizione fisica.
Il ritorno all'Allian Riviera potrebbe essere un piccolo svantaggio, ma se il Napoli farà la "sua" partita al San Paolo vincendo magari con 2 o 3 gol di scarto, il match di ritorno potrebbe davvero trasformarsi solamente in una piacevole serata nella meraviglia della costa azzurra...