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Viaggio in Turchia

|  Federico Sborchia  | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana ha sede

La storia del White Hart Lane


118 anni di storia che alla fine della scorsa stagione sono evaporati sotto i colpi delle ruspe.



L'impianto fu inaugurato il 4 settembre del 1899 e con il passare degli anni ha aumentato la propria capienza fino ad ospitare un massimo di 75 mila spettatori.
Teatro delle grandi imprese del Tottenham, White Hart Lane nasce su un vivaio in disuso di proprietà del birrificio Charrington, e la prima gara disputatasi fu vinta dai padroni di casa per 4-1 in un'amichevole contro il Notts County.


Nel 1905, l’impianto arriva a contenere 40.000 persone. Cinque anni dopo, White  Hart Lane si dota di una nuova West Stand (Tribuna Ovest) e sul suo tetto compare, per la prima volta, il simbolo del club: un galletto da combattimento in bronzo, sopra a un pallone da calcio.  La storia narra che Sir Harry Percy, detto ‘Harry Hotspur’ (per via del suo temperamento), la cui famiglia possedeva nel 1400 la maggior parte dei terreni di Tottenham, girasse sempre con gli speroni (spurs, appunto) e che anche i suoi galli da combattimento fossero anch’essi ‘armati’.  Da questo personaggio, citato anche nell’Enrico IV di Shakespeare, derivano il nome del nome del Club e, ovviamente, anche gli speroni della sua mascotte.



Il declino della squadra negli anni ’60, le leggi sugli stadi e le norme anti-hooligans finiscono per ridurre, negli anni ’80,  la capacità del ‘Lane’. Nuove logiche economiche-commerciali agli inizi degli anni ’90  influiscono sulla fisionomia dello stadio.
Tutto questo fino allo scorso maggio quando Il Club ha dato inizio ai lavori per la costruzione di un nuovo stadio da 61.000 posti, che sorgerà al posto di quello attuale.


Per questa stagione il Tottenham Hotspurs avrà come propria casa il Wembley Stadium, stadio con una capienza più ampia, ma che di certo non presenta lo stesso calore e le stesse emozioni dell’ormai antico White Hart Lane. E anche Pochettino si è lamentato. Intanto, qui sotto, il video degli ultimi minuti di vita questo stadio.



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