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Viaggio in Turchia

|  Federico Sborchia  | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana ha sede

Brian Clough, The Football Genius

| Francesco Zamboni |

"Se Dio avesse voluto che giocassimo a calcio tra le nuvole, avrebbe dovuto mettere l'erba lì su"



Brian Howard Clough nasce a Middlesbrough nel 1935. Nonostante sia conosciuto come uno dei tecnici più forti di sempre, fece una buona carriera anche da calciatore, ottenendo due convocazioni dalla nazionale inglese. Ma la sua carriera fu interrotta bruscamente mentre ancora indossava la maglia del Sunderland a causa di un brutto infortunio al ginocchio.


Nel 1967 cominciò la sua carriera da allenatore prendendo in mano il Derby County, squadra di cui era un grande tifoso. Il Derby si trovava relegato nella Second Division, ma con Clough nella stagione 68-69 ottenne subito la promozione in First Division. E nel 71-72 il Derby si laureò campione di Inghilterra per la prima volta nella sua storia.


Brian però si dimise da allenatore del Derby County a causa di alcune divergenze con la proprietà, andando a finire al Brighton & Hove Albion, esperienza che durò appena 8 mesi, in quanto la dirigenza del Leeds United gli propose di prendere il posto di Don Revie (suo acerrimo rivale), divenuto a suo tempo commissario tecnico della Nazionale..
L’ambiente fu però poco ospitale e la squadra si schierò contro l’allenatore: il tecnico di Middlesbourgh dopo appena 44 giorni venne esonerato.


Nel 1975 arrivò la svolta della sua carriera. Il 6 gennaio di quell’anno venne assunto come allenatore del Nottingham Forest. Vi rimise per ben 18 anni, fino al 1993, diventando uno dei maggiori tecnici inglesi a livello europeo e mondiale. Con il Nottingham vinse in Inghilterra ben 8 titoli, tra cui anche un campionato nel 1977-78. A livello europeo fu autore di due trionfi consecutivi nella Coppa dei Campioni, nelle edizioni '79 e '80. Il Nottingham Forest è nota poi come l’unica squadra inglese ad aver vinto più coppe dalle grandi orecchie che titoli nazionali.


Nonostante un carattere estroverso e permaloso, dal punto di vista delle innovazioni fu uno dei più grandi: per questo gli fu affibbiato il nominativo di Football Genius.
 Nel 2002 venne anche inserito nella Hall of Fame del calcio inglese, l'ultimo premio che gli fu assegnato a livello personale, in quanto il 20 settembre del 2004 venne a mancare a causa di un tumore.

(Immagini Getty Images)

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