| Federico Sborchia | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana...
| Francesco Zamboni |
Se uno dei tuoi giocatori dopo appena 5 mesi di lavoro commenta così il tuo operato: “Con lui abbiamo imparato cosa significhi giocare a calcio e che cos’è il sacrificio” , allora vuol dire che stai facendo qualcosa di eccezionale.
Ma Antonio Conte qualcosa di eccezionale lo ha già fatto. Ha guadagnato promozioni su promozioni, prima a Bari e poi a Siena, ha vinto scudetti su scudetti con la sua “amata” Juventus, e in seguito ha fatto innamorare di nuovo un paese intero per la sua Nazionale, dopo le ultime delusioni.
Che il tecnico italiano non sia una persona e un lavoratore normale già si sapeva; Conte, infatti, è uno che il campo lo deve vivere giornalmente, è uno che dopo un allenamento rimane sempre con quel filo di voce che serve o ad applaudire o “bastonare” i suoi giocatori, perché lui sa quali tasti toccare.
Adesso sta guidando il Chelsea a una delle migliori stagione che i Blues hanno fatto sin qui, con non solo vittorie su vittorie, ma anche esprimendo quella solidità difensiva che sempre lo ha contraddistinto e quel bel gioco che in Inghilterra è anche difficile applicare.
Certo i 102 punti ottenuti con la Juventus sono un traguardo quasi inarrivabile, ma Conte sa che con questo Chelsea e con gli uomini che si ritrova affianco, può e potrà togliere tante soddisfazioni al popolo di Londra e anche allo stesso Abramovich che a Ottobre aveva anche pensato di sostituirlo.