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Viaggio in Turchia

|  Federico Sborchia  | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana ha sede

Il Bernabeu verso il futuro

| Francesco Zamboni |

Lo stadio Santiago Bernabéu è l'impianto di proprietà del Real Madrid.


Fu Ideato dall'architetto José María Castell, i lavori di costruzione iniziarono il 27 ottobre 1944. Originariamente chiamato Nuovo Stadio Chamartin, fu inaugurato il 14 dicembre 1947 e venne ribattezzato con l'attuale nome il 4 gennaio 1955 in onore del grande presidente Santiago Bernabéu.

Il 22 giugno del 1944 il Banco Mercantil e Industrial concesse un prestito a Santiago Bernabéu e a Rafael Salgado per acquisire i terreni confinanti al vecchio Stadio Chamartín. Il 5 settembre del 1944 nel Palazzo del Circolo delle Belle Arti venne scelto il plastico degli architetti Manuel Muñoz Monetary e Luis Alemany Soler come struttura per dare forma allo stadio.

Sabino Barinaga fu il primo a realizzare un gol nel nuovo stadio nella partita inaugurale che terminò 3-1 a favore del Real Madrid. La prima grande rimodellazione dell'impianto avvenne nel 1954. Il 19 giugno di questo anno venne inaugurato l'ampliamento del lateral di modo che lo stadio potesse accogliere 125.000 spettatori. In questo modo lo stadio madridista diventava il secondo in Europa per capienza dietro allo Stadio di Wembley.
La Spagna fu scelta come sede dei Campionato mondiale di calcio del 1982, e per il Bernabeu fu progettato un grosso ammodernamento per poter ospitare le partite più importanti. Il lavoro fu affidato agli architetti Luis e Rafael Alemany e a Manuel Salinas.

Con l'arrivo di Florentino Pérez alla presidenza del Real Madrid, venne dato impulso al "Plan Director del Estadio Santiago Bernabéu", con l'obiettivo di migliorare la comodità dello stadio e la qualità delle sue strutture, oltre a riportare la capienza ai livelli del passato.
Per questo vennero investiti 127 milioni di euro in cinque anni (2001-2006), con varie migliorie con la capacità del Santiago Bernabéu fu portata a 80.354 spettatori, tutti a sedere.

Ultimamente il presidente Pérez sta spingendo per un nuovo ammodernamento che dovrebbe rendere ancor più futuristico e ampio uno stadio che dal punto di vista di storia e passione non ha nulla da invidiare agli stadi delle altre grandi d’Europa.

il progetto di Florentino

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La Moviola-Per fare chiarezza su Juve-Roma

PREMESSA: la seguente moviola è stata scritta secondo le opinioni di un arbitro che, a causa del regolamento dell’Associazione Italiana Arbitri, non avrebbe potuto esprimerle in questi termini e con questi  mezzi; ne consegue che l’articolo rimane anonimo. Il primo episodio dubbio della partita arriva all’ 11° minuto : Holebas interviene da dietro su Marchisio, toccando il pallone tanto quanto il piede destro dello juventino. A norma di regolamento sarebbe rigore ed ammonizione del difensore giallorosso: Rocchi fa correre. Al 25’ arriva la punizione di Pirlo da cui scaturisce il primo rigore: il fallo di Totti è netto, la decisione di Rocchi ineccepibile, ma nei successivi due minuti l’arbitro fiorentino compie una serie di errori che compromettono l’intera gara. 1. Anche nelle partite dei campetti degli oratori si insegna all’arbitro di prestare attenzione alle barriere in prossimità del limite dell’area: qui Rocchi abbonda (di quasi due metri) nella distanza pur di mettere