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Viaggio in Turchia

|  Federico Sborchia  | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana ha sede

I singoli del Milan

| Andrea Piana |

Giovedì sera Montella ha affrontato e battuto Mihajlovic per la seconda volta in stagione, dopo il 3-2 in campionato. 


Sono inevitabili paragoni con i risultati del serbo, che ha allenato il Milan nella scorsa stagione, fino all'esonero. Nello scorso campionato, alla fine del girone di andata i rossoneri avevano conquistato 29 punti, mentre ora (con una rosa molto simile) sono a quota 36, tra l'altro con una gara da recuperare. È sotto gli occhi di tutti un diverso atteggiamento in campo da parte della squadra, che appare più attenta e combattiva, ma sono altrettanto evidenti dei miglioramenti dal punto di vista tattico. Questi passi avanti, oltre che ai meriti di Montella, sono dovuti anche alle esplosioni di alcuni giocatori, o comunque a delle prestazioni decisamente al di sopra delle aspettative.

In particolare Suso, rientrato in estate dal prestito al Genoa, ha offerto prestazioni sempre più brillanti fino a diventare una pedina fondamentale nella formazione rossonera. Infatti, oltre ai 5 gol messi a segno finora, lo spagnolo è una spina nel fianco delle difese avversarie, essendo dotato di un'ottima tecnica, che gli permette di saltare facilmente l'uomo, e di una velocità che lo rende pericolosissimo nelle ripartenze. L'utilità di questo giocatore si è vista nella sfida di Supercoppa con la Juventus, in cui, dopo un primo tempo in difficoltà, ha creato pericoli sulla fascia destra per tutto il resto della partita, in particolare nei supplementari. Il merito dell'allenatore in questo caso sta nell'impiegare lo spagnolo nel suo vero ruolo, lasciandogli più libertà.

Un notevole calo di Niang ha convinto Montella ad avanzare Bonaventura, che aveva iniziato la stagione da mezzala, e a schierarlo più avanti, sulla fascia sinistra. Essendo un giocatore molto duttile, il centrocampista non ha avuto problemi ad adattarsi a quel ruolo, che peraltro aveva già ricoperto in passato, in casi di emergenza; tuttavia, insieme a Suso, forma una coppia di esterni che rende la squadra pericolosissima su entrambe le fasce. Bonaventura, finora, ha segnato 2 gol in campionato, oltre alle reti fondamentali contro la Juve in Supercoppa e col Torino in Coppa Italia.

L'altro punto di forza della squadra di Montella è una sorprendente solidità della struttura centrale della formazione: i due centrali, Paletta e Romagnoli, hanno trovato un'ottima intesa e danno più sicurezza rispetto agli anni passati.
A centrocampo Kucka garantisce un'ottima copertura e allo stesso tempo può essere una soluzione in più per l'attacco, essendo dotato di un ottimo tiro da fuori e una buona capacità di inserimento.Immagine correlata

Infine, sono fondamentali per i risultati le ottime prestazioni di Donnarumma.

Quindi, il miglioramento del Milan non riguarda soltanto il piano mentale, ma anche (e soprattutto) alcuni accorgimenti tattici di Montella che, in parte, ha sfruttato l'esplosione di alcuni giocatori, in parte ha contribuito a migliorare i loro rendimenti.

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