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Viaggio in Turchia

|  Federico Sborchia  | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana ha sede

FA Cup, non potevamo chiedere di meglio

| Luca Balbinetti |

La competizione più antica e affascinante del mondo, non poteva regalarci semifinali migliori. Qualcuno potrebbe replicare che quest’anno mancherà la “favola”, la Cenerentola che spiazza tutti e arriva in finale da sfavorita, certamente affascinante, ma assisteremo comunque vada ad una grande finale, ci basti questo.


Semplicemente perché abbiamo la certezza che si sfideranno due grandi compagini. Dal 2012, da quella finale Chelsea-Liverpool, in cui Drogba, tanto per cambiare, portò al trionfo i Blues, non si assiste ad una finale tra grandi squadre. Quattro anni dopo assisteremo ancora una volta ad una battaglia almeno sulla carta equilibrata. Sono dentro tutte le migliori e non c’è una vera favorita.

 Il Chelsea di Conte, che ha già stravinto il campionato ed è a caccia del double. Squadra quadrata e che sa già come dominare l’avversario, ma la coppa è una storia a parte e soprattutto, se la vedrà in semifinale con il Tottenham, squadra che ha già dimostrato in questa stagione di poter mettere in seria difficoltà i futuri campioni d’Inghilterra. C’è da riflettere poi su come il Chelsea riuscirà ad affrontare grandi sfide lontano da Stamford Bridge, in stagione infatti negli scontri diretti fuori casa, i Blues hanno faticato non poco. Il Tottenham appunto, Kane e Alli non sono mai stati così in forma e la squadra gioca a memoria, deve soltanto fare i conti con Wembley, delle quattro semifinaliste, infatti i ragazzi di Pochettino sono i più inesperti, l’atmosfera e la pressione di giocare sotto l’arco di Wembley potrebbe giocare a loro sfavore.

 Arsenal e Manchester City, all’ultima spiaggia stagionale, entrambi. Per Wenger questa coppa può essere l’addio perfetto, quello che ognuno sogna prima di abbandonare la squadra che ama, con un trofeo alzato al cielo. L’Arsenal poi in questi ultimi anni è stata la squadra della competizione, con due delle ultime tre Fa Cup vinte, ma quest’anno in un eventuale finale non troverà né l’Hull City né tantomeno l’Aston Villa. In più ci si aspetta unità nonostante tutti i problemi societari e di ambiente per permettere al vecchio Arsène di lasciare in gloria. Per Pep invece, l’Fa Cup sarebbe l’antidoto per far scordare a tutti che a Marzo ha preso dieci punti dalla vetta della classifica, ingiustificabile.
I suoi però sono perfetti per le gare ad eliminazione diretta, imprevedibili e pieni di talento, arma a doppio taglio dunque, ma che il manager spagnolo si augura possano essere letali nel finale di stagione. 


Non rimane che attendere con ansia la fine di Aprile per scoprire il nome delle due finaliste, dopo aver goduto di alcuni quarti di finale davvero belli, terminati come giusto che sia con il colpo gobbodi Conte su Mou (Kante-gol) e l'acuto di Aguero al 160esimo colpo con la casacca Citizens. Nel mezzo, goleade di Arsenal e Tottenham, come ovvio viste le sfidanti. 

Quel che è certo è che da appassionati, non potevamo chiedere di meglio.

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