| Federico Sborchia | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana ha sede
| Andrea Piana |
Dopo l'ennesimo rinvio del closing e l'ulteriore proroga concessa al gruppo Sino-Europe Sports, la cordata intenzionata a rilevare il Milan, la situazione è sempre più confusa.
La nuova concessione di Fininvest prevede una terza caparra da 100 milioni da pagare entro venerdì per il gruppo di investitori; in caso di mancato pagamento entro il termine, perderebbe l'esclusiva sulla trattativa e soprattutto, se la trattativa dovesse saltare definitivamente, rischierebbe di perdere i 200 milioni già versati in precedenza. Non si conosce con precisione la composizione della cordata; probabilmente una parte delle azioni è detenuta da un fondo pubblico controllato dal governo cinese, ma finora non sono state individuate persone di riferimento. L'attuale proprietà rossonera garantisce sull'affidabilità del gruppo (Berlusconi non è preoccupato, stando alle ultime dichiarazioni), ma i continui ritardi sull'acquisizione dei fondi necessari da parte della cordata cinese non dà certezze.
Fondamentalmente, i possibili sviluppi di questa vicenda sono due.
Il versamento della terza caparra entro il termine sbloccherebbe la trattativa e a quel punto il closing si svolgerà alla fine del mese, accelerando i tempi per il passaggio di proprietà. L'accordo prevede l'acquisizione da parte della Sino-Europe Sports del 99,93% delle quote della società A. C. Milan S.p.A. per 520 milioni, comprese le somme già versate, il pagamento di tutti i debiti, che ammontano a 220 milioni, e consistenti investimenti sul mercato (si parla di 350 milioni in 3 anni). Inoltre, si prevede un completo rinnovo della società: solo Berlusconi dovrebbe rimanere come presidente onorario, mentre Fassone sostituirà Galliani nel ruolo di ad e l'intero cda sarà sostituito.
Al contrario, in caso di mancato versamento, l'attuale proprietà avrebbe la facoltà di interrompere la trattativa senza dover restituire i 200 milioni già incassati, anche se già si parla di un eventuale ricorso da parte del gruppo cinese. Infatti, sembra improbabile un'ulteriore proroga da parte di Fininvest.
Berlusconi, inoltre, ha fatto sapere che in caso di interruzione della trattativa resterà volentieri proprietario del Milan.
Non resta che qualche giorno per sapere l'evoluzione di questa incredibile vicenda che, pur considerando la difficoltà di un'operazione del genere, dovuta ad un investimento molto consistente, indubbiamente sta provocando non pochi danni all'immagine del Milan, oltre ad una crescente impazienza nei tifosi, che continuano a chiedere chiarezza alla società.