| Federico Sborchia | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana ha sede
| Valerio Frezza |
Gli occhi di tifosi e appassionati di B erano tutti puntati sul posticipo di alta classifica tra Frosinone e Cittadella. Le premesse c’erano tutte visto che nei giorni precedenti la Spal e un redivivo Verona avevano raggiunto i ciociari in vetta alla classifica.
La Spal contro il Pisa ha avuto in realtà l’occasione di vincere una gara importante che l’avrebbe proiettata in testa alla graduatoria ma la squadra toscana ha risposto alla grande raggiungendo il pari grazie alla trasformazione di un rigore da parte di capitan Mannini. Eppure il gol del vantaggio spallino era stato propiziato da una bellissima azione: uno-due Lazzari-Schiattarella sulla fascia destra, cross al centro dove Antenucci con una girata al volo insaccava alla destra del portiere ospite.
Il Verona, sulla carta, aveva forse la gara più facile visto l’impegno contro un Brescia in pessime condizioni di classifica. I lombardi ormai sono invischiati nella palude della zona retrocessione ed il risveglio delle coinquiline non lascia presagire un sereno epilogo di campionato. Tanto premesso la partita è comunque combattuta ed equilibrata: lo testimoniano un possesso palla sostanzialmente in equilibrio e una leggera supremazia per gli scaligeri nei tiri nello specchio. In ogni caso il Verona riesce a prendere l’intera posta in palio grazie ad un gol in mischia ad opera di Zaccagni alla sua seconda marcatura stagionale.
Con queste premesse la voglia di far bene del Frosinone doveva proprio essere tanta ma il Cittadella non poteva certo fare il semplice sparring partner. Il treno playoff corre veloce e i veneti devono cercare di rimanere agganciati all’ultimo vagone. La partita è letteralmente dominata dal Frosinone. Occasioni su occasioni fino alla marcatura del solito Daniele Ciofani: 1-0. La pressione ciociara continua ma perde via via vigore e precisione. Proprio dopo l’ennesima occasione sprecata, questa volta da Ciofani, il Cittadella trova il gol del pari: al 60° Fiamozzi perde palla sulla trequarti, Vido si incunea in area di rigore e da posizione defilata lascia partite un tiro che il portiere respinge colpevolmente. La difesa non spazza e per l’accorrente Bartolomei è un gioco da ragazzi mettere in rete per l’1-1. Il Frosinone reagisce ma la stanchezza e un campo ai limiti della praticabilità lasciano il risultato bloccato sul pari.
Insomma per cercare la fuga verso la serie A tutto rimandato di una settimana con il Frosinone atteso da un Bari in piena lotta playoff. Ovviamente Spal e Verona spettatori interessati.