| Federico Sborchia | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana ha sede
| Emanuele Onofri |
Dopo un mese e mezzo densissimo di partite, si fermano campionati e competizioni europee per lasciare spazio alle Nazionali, che si preparano ad affrontare la seconda parte del girone di qualificazione al Mondiale che si terrà in Russia nel 2018. L’Italia sta dando segnali ripresa sulla scia dell’ottimo Europeo e si prepara alla prossima sfida del girone contro la Spagna sapendo che in caso di sconfitta sarebbe molto probabile dover giocare uno spareggio con un’altra seconda classificata per poter accedere alla fase finale del Mondiale. Per prepararsi a questa delicata sfida l’Italia avrà due gare da affrontare nei prossimi giorni prima della ripresa del campionato: a Palermo il 24 contro l’Albania e ad Amsterdam il 28 contro gli Orange.
Il processo di valorizzazione dei giovani partito qualche anno fa sta cominciando a dare i suoi frutti, come possiamo osservare proprio dalle convocazioni di Ventura:
Dietro a Buffon, veterano e capitano della nostra Nazionale, che stasera toccherà le 1000 presenze in carriera, ci sono due promesse del nostro calcio, Gigio Donnarumma, la stella più brillante del Milan che all’età di diciassette anni si è trovato lanciato nel calcio che conta da Sinisa Mihajlovic e che in poco tempo si è ritrovato titolare indiscusso tra i pali del Milan. Grazie alle superlative prestazioni è riuscito a fare il suo esordio con la maglia della Nazionale maggiore ancora non maggiorenne, sostituendo proprio sua altezza Gigi Buffon. Il terzo portiere convocato da Ventura è Meret, estremo difensore della Spal, prima in classifica in Serie B e che anche grazie al gioiellino che ha in porta ha subito solo diciotto reti. Meret sfrutta l’occasione della convocazione a causa dei contemporanei infortuni di Perin e Marchetti, che altrimenti si sarebbero giocati il posto da terzo portiere.
Il reparto difensivo che dovrà tenere fede alla nostra buona tradizione sarà formato dalle due colonne bianconere Barzagli e Bonucci, accompagnati dal compagno di squadra Rugani, che sostituisce nelle scelte Chiellini. Il difensore che si era esaltato ad Empoli trova sporadicamente spazio nella difesa di Allegri, sfruttando principalmente il turnover previsto prima e dopo gli importanti turni di Champions, e riuscendo in queste occasioni a sfoderare prestazioni degne di nota. Tra gli altri centrali c’è Davide Astori, ottimale come terzo di una difesa a tre, ruolo che ricopre con discreti risultati da ormai due anni a Firenze, e Romagnoli, altra stella del Milan che lo ha acquistato ormai due anni fa dalla Roma investendo la notevole cifra di venticinque milioni. Romagnoli è sicuramente il miglior centrale di cui dispone il Milan, nonostante venga da un periodo nel quale ha sofferto di qualche magagna a livello muscolare. Tanta gioventù invece per quanto riguarda le fasce difensive: si rivede Darmian, tenuto in panchina da Mourinho che gli preferisce Valencia, ma convocato comunque da Ventura, che lo conosce molto bene dai tempi del Torino. Ci sono anche D’Ambrosio, neo papà, che sta rendendo alla grande ultimamente all’Inter; Zappacosta, esterno di tecnica e corsa, pupillo di Mihajlovic al Toro; Spinazzola, talento scoppiato nell’Atalanta del Gasp, esterno dotato di grande corsa e Mattia De Sciglio, buon terzino già da diversi anni che fatica però a sbocciare definitivamente.
Per quanto riguarda i mediani avremo Daniele De Rossi che sta giocando una stagione intensa e ad altissimo livello con la Roma, affiancato dal gioiellino abruzzese Verratti, sperando che si sia ripreso dopo il suicidio sportivo in Champions con il suo Psg. A loro si aggiunge la corsa di Parolo della Lazio, centrocampista con la vena del gol come testimonia la quadrupletta al Pescara, ma che con la Nazionale non si è fino ad ora espresso al meglio. Nuovo nome di qualità è sicuramente Gagliardini, giovane talentuoso che nella seconda parte della stagione è diventato titolarissimo nell’Inter, dopo essere scoppiato per rendimento all’Atalanta.
Gli esterni di centrocampo saranno Antonio Candreva che è da svariati anni il miglior crossatore della nostra Serie A, Federico Bernardeschi, fantasista della Fiorentina che si è messo in luce in Europa League nonostante l’eliminazione, ma che ultimamente è alle prese con alcuni guai fisici che forse lo costringeranno al forfait anche con la maglia azzurra. Lorenzo Insigne, in grande forma nonostante l’eliminazione in Champions, reduce da quattro gol nelle ultime due di campionato e Nicola Sansone, esploso lo scorso anno alla corte di Di Francesco e ora attaccante molto importante del Villareal. Per precauzione sono stati convocati anche Politano del Sassuolo, reduce dalla buona prestazione contro la Roma e Simone Verdi, ala del Bologna ritornato al gol domenica dopo il grave infortunio di inizio stagione.
Per quanto riguarda il reparto avanzato, oltre alle due migliori promesse, ormai realtà, del nostro calcio, il Gallo Belotti, capocannoniere, e Ciro Immobile, stella della Lazio, ci saranno Eder, poco usato da Pioli ma ormai sempre presente in Nazionale, e Manolo Gabbiadini, letteralmente rinato in Premier League nel Southampton.
Il modulo di gioco sarà probabilmente il più congeniale a Ventura, si può infatti capire dal gran numero di ali convocate che l’Italia partirà con un 3 - 5 - 2 o un 4-2-4 come modulo base per poi in caso variare nel corso dei match. Le sensazioni sono positive per questa “nuova” Italia, che potrebbe essere in grado di giocare con un modulo più offensivo, come un 4 - 3 - 3. L’importante è che Ventura riesca a gestire al meglio i giovani di cui dispone per poi probabilmente lasciarli al massimo del loro potenziale al suo successore, per rendere di nuovo l’Italia una grande Nazionale.