| Federico Sborchia | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana ha sede
| Valerio Frezza |
Gli ingredienti erano stati tutti sapientemente dosati. La matricola terribile contro la corazzata, quasi diecimila spettatori, una coreografia da brividi, la vetta della classifica in palio: questi gli ingredienti di Spal – Frosinone, la partita delle partite della serie B.
Eppure tanta attesa ha trovato soddisfazione in appena sette minuti di gara ossia quelli necessari al Frosinone per passare in vantaggio (53°) e per raddoppiare (60°) chiudendo il match. Prima di quel fatidico intervallo tanta Spal: un palo, una palla salvata sulla riga dal canarino Mazzotta, qualche buona parata di Bardi. Poi al 53° minuto Ciofani viene pescato in area da un passaggio filtrante di Fiamozzi. In un istante il bomber ciociaro stoppa, si volta e lascia partire un rasoterra teso su cui il giovane Marchegiani non può nulla. La Spal sbanda e il Frosinone raddoppia. Maiello riceve palla e crossa dal vertice dell’area di rigore spallina. Ariaudo appostato sul secondo palo schiaccia imparabilmente facendo liberare la gioia dei 1200 sostenitori ciociari accorsi al Paolo Mazza di Ferrara.
Gol, partita e testa della classifica potremmo dire, mutuando l’espressione dal mondo delle telecronache tennistiche. Il Frosinone scavalca infatti in classifica la formazione bianco azzurra e si porta in testa con due punti di vantaggio. La Spal rimane tuttavia saldamente al secondo posto (+3) considerato il concomitante pareggio tra Verona e Pisa, altra occasione persa dagli scaligeri per recuperare posizioni in graduatoria. Il Verona era pure passato in vantaggio con un bel gol a giro di Siligardi su assist di Pazzini ma non è riuscito a mantenere il prezioso risultato. Il Pisa, penalizzato in settimana di altri tre punti e ormai in acque torbidissime, trova però il pari con un colpo di testa di Tabanelli confermando quel piglio combattivo che è ormai un marchio di fabbrica di mister Gattuso.
In pieno fermento il blocco playoff. Otto squadre si contendono cinque posti in appena quattro punti. Il Cittadella torna al successo e si infila nuovamente nel gruppo, male, malissimo il Benevento che ha perso completamente l’abbrivio del girone d’andata, discontinue Bari, Spezia, Carpi e Novara. La Salernitana in un mese si è scrollata di dosso la zona retrocessione e, grazie alla terza vittoria consecutiva, può cominciare a puntare zone più nobili della classifica ormai distanti una manciata di punti.
In zona retrocessione ormai è rivoluzione e, come tutti sanno, le rivoluzioni partano dal basso. Trapani e Ternana ormai si sono abituate a vincere inguaiando così le colleghe pericolanti. Pro Vercelli, Latina, Vicenza e Brescia si regalano un punticino a testa ma la rincorsa alle loro spalle rischia di travolgerle. La quota salvezza ormai è assolutamente saltata lasciando il posto ad una corsa sfrenata che si concluderà, ne siamo certi, all’ultimo minuto dell’ultima giornata.