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Visualizzazione dei post da luglio, 2014

Viaggio in Turchia

|  Federico Sborchia  | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana ha sede

Caso Tavecchio: l'ennesimo moralismo italiano.

di Paolo Brescia opinione personale-non della redazione Si fa un gran parlare, a distanza di giorni, del presunto "caso Tavecchio". Candidato alla presidenza della FIGC, in un discorso pubblico,Tavecchio,  parlando di immigrati ed extracomunitari nel calcio si è così espresso:  « L'Inghilterra individua dei soggetti che entrano, se hanno professionalità per farli giocare, noi invece diciamo che Opti Poba   è venuto qua, che prima mangiava le banane, adesso gioca titolare nella Lazio e va bene così. In Inghilterra deve dimostrare il suo curriculum e il suo pedigree... » In molti, da subito, hanno iniziato a mettere in dubbio la sua idoneità a ricoprire l'incarico di nuovo numero uno del massimo organo calcistico italiano, mentre i presidenti delle varie Leghe di Serie A, B e Pro stanno cercando, da giorni, di attenuare il significato delle sue parole. Il 28 luglio 2014 la FIFA ha chiesto alla FIGC di aprire un'indagine sul caso, ricordando alla Federcalcio

- OCCHIO AL MERCATO -Conte lascia, Juve confusa, Roma determinata!

di g.Azzaro Una tempesta viene da Torino, una di quelle con fulmini e saette, che cambia equilibri e umori in una notte di mezza estate italiana.  L’addio di Conte con il successivo approdo di Allegri ha lasciato di stucco tutti, tanto più se alla carrellata di novità si aggiunge il rocambolesco affare Iturbe, portato a Roma in fretta e furia dal mago Sabatini per una cifra vicina ai 25 milioni. Ma non c’è tempo per piangersi addosso in casa Juve, e nella serata di oggi arrivano due colpi importanti, sospirati: il primo è Morata, strappato al Real Madrid per 18 milioni ma con il controriscatto merengue, valido per le prossime due stagioni,  fissato a 35. L’altro è Pereyra, centrocampista brasiliano dell’Udinese, che approda a Vinovo in prestito con diritto di riscatto fissato a 12 milioni. Ora si segue Astori, sul quale sono sempre vigili Lazio e Inter, sempre mantenendo un occhio su Evra. Mentre a Trigoria lo staff si coccola il nuovo arrivato Iturbe, il ds Sabatini ripened la cacc

Deutschland über alles!

di Paolo Brescia La Germania al di sopra di tutto, sull'olimpo del mondo, sportivo e non. Una vittoria che ha il sapore del calcio organizzato, pensato, strutturato. Una vittoria netta, non tanto nella partita di ieri sera, ma per distacco come organico, per la grinta, la mentalità vincente. Anche l'Argentina, che pure aveva fatto un percorso notevole, al di sopra delle possibilità, non è riuscita a stare al gioco, o comunque non avrebbe meritato di vincere(anche qui, il discorso vale più nel complesso che per ciò che riguarda ieri sera). Pesano anche i gol sbagliati, questo si, ieri, da Higuain e Palacio, cosa che nel calcio è sempre determinante, come una spada che alla fine cade sempre sulla testa di chi sbaglia. Messi, poi, è stato impalpabile. Smettiamola di paragonarlo a Diego, non gli fa bene, non ci fa bene. Ancora una volta premiato il cinismo tedesco, che sa sfruttare l'unico buco argentino. Complimenti a Gotze, bravissimo Muller, solita azione corale.

Tutto su Germania-Argentina...

Il bilancio fra le due contendenti nella sfida che sarà diretta da Rizzoli è pari, una finale vinta a testa (l'Argentina si impose in Messico contro Voeller e Rummenigge in verde), quindi ci sarà il 'Tetra' della Germania o il 'Tri' dell'Argentina, eventualità quest'ultima che nella notte del post-partita a Rio fa temere per l'ordine pubblico, anche se, a sorvegliare la situazione, saranno impegnati, prima, durante e dopo la partita, ben 26mila agenti. GERMANIA (4-2-3-1): 1 Neuer; 16 Lahm, 20 J. Boateng, 5 Hummels, 4 Howedes; 7 Schweinsteiger, 6 Khedira; 13 T. Muller, 18 Kroos, 8 Ozil; 11 Klose. A disp: 12 Zieler, 22 Weidenfeller, 2 Grosskreutz, 3 Ginter, 17 Mertesacker, 15 Durm, 23 Kramer, 14 Draxler, 19 Gotze, 9 Schurrle, 10 Podolski. CT: Loew ARGENTINA (4-3-3): 1 Romero; 4 Zabaleta, 15 Demichelis, 2 Garay, 16 Rojo; 8 Enzo Perez, 14 Mascherano, 6 Biglia; 10 Messi, 9 Higuain, 22 Lavezzi. A disp: 12 Orion, 21 Andujar, 3 Campagnaro, 17 F. Fernandez, 23 Ba

Brasile-Germania: Io c'ero!

Paolo BRESCIA La più classica delle frasi da vanitoso, oggi è d'attualità: Io c'ero! Ho assistito ad un paese in lacrime, sconvolto dal dolore di una tragedia che rimarrà nella storia del Brasile per sempre. Peggio del Maracanazo 1950, peggio del peggio. Una disfatta totale, una partita incommentabile. Errori difensivi non degni dei verdeoro, intensità da dilettanti, gioco da presuntuosi con la cresta abbassata. D'altro canto onore alla Germania, che-se è vero che ha avuto la strada spianata-ha giocato una mezz'ora di calcio cinico, preciso e esaltante.  Sembrava un film, un sogno, ho chiesto a chi era con me in quel momento di darmi un pizzicotto, per vedere se era tutto finto, frutto dell'immaginazione. Invece no, c'erano migliaia di persone in lacrime, c'era la catastrofe che si avverava. La catastrofe di un calcio-un modo di fare calcio- finito, consumato, arretrato. Ha vinto chi vede il calcio come speranza per il futuro di un popolo: le squadre in

- OCCHIO AL MERCATO -Morata, la Juve c'è.

di G.Azzaro Pazzo, pazzo mercato con le sue telenovelas, congelate e scongelate a suon di milioni e biechi giochetti da procuratori o presunti tali. E in questo torrido luglio si torna a parlare della telenovela per eccellenza, Juan Manuel Iturbe, l’affare che mette in agitazione mezza Italia. La Juve sembra avvantaggiata nella corsa, vuole spingersi oltre la soglia dei 20 milioni, ma non fino ai 30. Il Milan, dopo l’addio di Kakà in direzione Orlando con tappa Sao Paulo, sta cercando di tagliare alcuni ingaggi pesanti come Robinho e Matri, in orbita Genoa, per formulare un’offerta allettante di 25 milioni. La Roma, che era in pole ai blocchi di partenza, causa asfalto bagnato ha deciso di cambiare le gomme, e anche obiettivi. Ed ecco che quindi riparte il toto-esterno per i giallorossi: Yarmolenko, Lens o Douglas Costa. Il brasiliano non si è presentato al ritiro dello Shaktar, si mormora che Sabatini nel suo lungo girovagare per l’Europa abbia preso un aereo per Donetsk. Ma la pr

Brasile-Germania, Olanda-Argentina: semifinali da puro spettacolo!

Questi inceppati quarti di finale, ci hanno consegnato dei referti importanti, ma senza sorprese: in semifinale due europee e due sudamericane. Non la Colombia, purtroppo, sfortunata. Non la Costa Rica, che esce con onore, contro un Olanda non al top. Grande Van Gaal con l'intuizione giusta al 120'. Non ci saranno nemmeno Francia e Belgio, brutte in questi quarti, ma per certi versi non rietreranno "delusissime": il bel gioco c'è stato, l'impegno pure. Ora un po' di pausa, godiamoci questi giorni, poi l'otto e il nove speriamo di tornare a gustare-dopo la pausa di questi quarti, come detto, bruttini-il bel calcio visto già negli ottavi. Quale occasione migliore se non quella delle semifinali?

Mondial flash: sipario anche sugli ottavi

Cala il sipario sugli ottavi del mondiale. Ieri due partite molto strane, belle solo a tratti. L'Argentina si salva con Di Maria, ma che sofferenza con una Svizzera difensiva, che però in alcune occasioni è andata vicina al miracolo. Complimenti a Benaglio e alla linea difensiva. Ancora vincente il Belgio, nonostante un gioco non proprio secondo le aspettative. Hazard ancora non ha fatto vedere nulla del suo carattere tecnico. Onore agli USA, da queste basi si può partire per arrivare in fondo. Altro che Italia, senza presidente, allenatore e idee.

MondialFlash: Francia e Germania, la sofferente rivincita delle Europee!

Le europee rinascono, tra sofferenza e fortuna.                                                             Ieri passaggio del turno per Francia e Germania, che si sono trovate ad affrontare squadre che forse non ci si aspettava fossero così ostiche. Bene la Nigeria, benissimo l'Algeria, ma poi nei minuti finali è subentrata forse l'esperienza internazionale delle due europee. Bene comunque il livello, l'intensità del gioco. L'Algeria può costruire su queste basi(Slimani su tutti), la Germania(è una cosa che dico dall'inizio del mondiale, una mezza pazzia!)può arrivare a vincere questo mondiale. Oggi alle 18 in campo una squadra che secondo me arriverà in finale 1/2: l'Argentina.  Buon calcio.(Alle 22 il Belgio contro gli Usa, favoriti i nordeuropei, ma occhio a Klismann!)