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Viaggio in Turchia

|  Federico Sborchia  | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana ha sede

Tra rimpianti, successi ed addii si chiude la serie A

Un grande campione che non verrà mai dimenticato: Alex Del Piero, dopo 19 anni di Juve, lascia la squadra e forse il calcio. Il campionato si chiude quindi con tanti addii perché anche al Milan si è chiuso un ciclo, un ciclo di grandi campioni che avevano portato il Milan sul tetto d'Europa e d'Italia per parecchi anni. Ieri hanno salutato Nesta, Van Bommel, Zambrotta, Inzaghi, Roma e Gattuso, con Seedorf ancora indeciso. Questi saluti non solo sanciscono la fine di un era speciale per il calcio italiano, culminata con la vittoria mondiale nel 2006, ma impongono al Milan un mercato estivo importante, che serve per tornare a vincere. Dall'altra parte però, al primo posto, c'è la Juve, che ha visto un solo addio, e che deve solamente rinforzarsi un po' in vista della Champions. La Juve, a mio avviso, può aprire un ciclo, fare un filotto di vittorie, e rivitalizzare l'orgoglio juventino. Molto passa, paradosso, dalla Coppa Italia, che può confermare l'imbattibilità ed aumentare le aspettative della prossima stagione. Gran parte di quello che di buono ha fatto la Juve lo deve però a due interpreti, Conte e Pirlo, e ad un lungimirante uomo come Marotta, che ci ha visto lungo nel prendere due uomini così, un misto di bravura, grinta e tecnica che da soli hanno portato mezzo scudetto. Insomma la giornata per le due squadre che più di tutte hanno dato spettacolo si può riassumere cosi: lacrime e gioia da una parte(Torino), lacrime e delusione dall'altra. Ieri però hanno vinto, per quel poco che contavano, i rispettivi impegni: 3-1 della Juve con l'Atalanta e 2-1 Milan col Novara. Ironia della sorte hanno segnato Del Piero(2-0) e Pippo Inzaghi(2-1 decisivo, ovviamente nell'altra gara). Lasciano con gol due dei più
grandi campioni degli ultimi anni. Alle 15 anche Cagliari-Fiorentina(0-0), una gara che non dice niente, in una giornata che serve solo da conferma della insufficienza della viola in stagione. Alle 18 va in scena il primo, grande rimpianto della stagione: la Roma. La partita è a dir poco non degna di commento alcuno(2-3 contro il Cesena, retrocesso col Novara), ma il dato evidenziato ieri è lampante: non solo non è partito alcun progetto, ma non si è formata proprio l'idea voluta da Luis Enrique e sostenuta dalla società. Enrique lascia e la Roma adesso deve ripartire, dopo aver subito l'onta dei due derby persi in stagione e di non essersi qualificata ad alcuna competizione europea( colpo di grazia: i top player vogliono giocare queste competizioni...). Ottima la prova del Parma che nel derby col Bologna vince 1-0 e va a pari con la Roma al settimo posto. Ma alle 20.45 si gioca la Champions, e qui si consumano i veri rimpianti. Partiamo però da una favola: l'Udinese di Guidolin e Di Natale, che per il secondo anno consecutivo arrivano ai preliminari di Champions, confermando l'ottimo lavoro della famiglia Pozzo e del tecnico veneto. Anche avendo perso grandi giocatori la squadra friulana si è riconfermata. L'arrivo al terzo posto è stato sancito da una grande vittoria al Massimino di Catania (0-2). Chi invece rimpiange molto la stagione è la Lazio, che con un secco 3-1 all'Inter evita, se la Juve vincerà la coppa italia, di dover iniziare prestissimo la stagione. Almeno l'Europa League è arrivata, sì, ma questa squadra se non fosse stata falcidiata dagli infortuni avrebbe potuto fare ancor meglio. Invece all'Inter tutto sommato va bene così, visto come era iniziata la stagione, sesto posto e pre-preliminari di coppa uefa. Altra delusa è il Napoli, 2-1 al Siena e Chamions sfumata. Ora tutto su Coppa Italia e caso Lavezzi: va via? può partire un grande Napoli senza di lui?. Infine salvezza striminzita del Genoa, con Preziosi che giustamente si dice solo sollevato e non felice. Un facile 2-0 al Palermo, senza anima e motivazioni. Salvezza raggiunta anche grazie allla vittoria Chievo contro il Lecce di Cosmi, che va in B con onore.
Questo campionato è finito, ma gli appassionati non devono disperare: "Non solo calciomercato", la nuova rubrica vi terrà aggiornati sull'andamento di Europei, di Olimpiadi e, ovviamente il Calciomercato. Su "il calcio visto da me" il calcio non si ferma, voi continuate a seguirmi.

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