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Viaggio in Turchia

|  Federico Sborchia  | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana ha sede

La Moviola-Per fare chiarezza su Juve-Roma

PREMESSA: la seguente moviola è stata scritta secondo le opinioni di un arbitro che, a causa del regolamento dell’Associazione Italiana Arbitri, non avrebbe potuto esprimerle in questi termini e con questi mezzi; ne consegue che l’articolo rimane anonimo.

Il primo episodio dubbio della partita arriva all’11° minuto: Holebas interviene da dietro su Marchisio,
toccando il pallone tanto quanto il piede destro dello juventino. A norma di regolamento sarebbe rigore ed ammonizione del difensore giallorosso: Rocchi fa correre.

Al 25’ arriva la punizione di Pirlo da cui scaturisce il primo rigore: il fallo di Totti è netto, la decisione di Rocchi ineccepibile, ma nei successivi due minuti l’arbitro fiorentino compie una serie di errori che compromettono l’intera gara.

1. Anche nelle partite dei campetti degli oratori si insegna all’arbitro di prestare attenzione alle barriere in prossimità del limite dell’area: qui Rocchi abbonda (di quasi due metri) nella distanza pur di mettere la barriera in area, complicandosi inutilmente la vita, senza trarre nessun beneficio dall’utilizzo dello spray, che in quest’occasione gli sarebbe potuto essere molto utile.

2. Il fallo di mano di Maicon sarebbe da sanzionare tecnicamente (non disciplinarmente: altro errore di Rocchi!), ma avviene fuori dall’area, poiché il brasiliano si era staccato anzitempo dalla barriera,commettendo una precedente infrazione: la decisione corretta sarebbe stata ammonizione del brasiliano e calcio di punizione dal punto in cui Maicon ha impattato il pallone.

3. L’errore più grave della circostanza in analisi è stato il repentino cambio di idea dell’arbitro: in un primo momento decreta il calcio di punizione subito fuori area, poi cambia idea ed indica il dischetto: il fischietto fiorentino lascia in questo modo intendere che la decisione del rigore non sia completamente propria, ma in buona parte da attribuire ai vari juventini che hanno protestato.

4. Ultimo ma non meno importante, pesa l’errore di non assumere provvedimenti disciplinari per le numerosissime proteste, prima degli juventini, poi degli ospiti: è il primo segno che in campo regna l’anarchia.
In conclusione, la decisione corretta era ammonizione per Maicon per essere uscito dalla barriera in anticipo e calcio di punizione subito fuori area per la Juventus.
Subito dopo il gol di Tevez viene allontanato Garcia per aver mimato un violino: provvedimento fiscale, ma in una partita normale non ne avremmo fatto una colpa a Rocchi.

Al 31’ arriva il rigore del pareggio per la Roma: Lichsteiner commette un fallo così evidente che Rocchi riesce a fischiarlo dalla fascia opposta del campo, da oltre 25 metri. Non c’è scorrettezza di Totti, quindi decisione corretta.

Dopo il gol arrivano altri due gialli, per Totti e Bonucci: lo juventino si scaglia contro Totti che esulta sotto la curva nord dello Stadium. A norma di regolamento è corretta l’ammonizione dello juventino,completamente inventata quella del capitano giallorosso.
Da questo momento in poi non ci sono più dubbi che Rocchi abbia perso completamente il controllo del match: ne è una prova l’animosità che si evidenzia dopo un fallo di Holebas su Tevez durante un contrasto aereo.

Allo scoccare del 45’ si infortuna Caceres, con Gervinho che continua l’azione e si porta al tiro: proteste degli juventini, ma a norma di regolamento non è possibile prendere nessun provvedimento.
Al 47’, a tempo abbondantemente scaduto (Rocchi aveva accordato un solo minuto di recupero), Pogba cade al limite dell’area dopo un contrasto con Pjanic: il tocco del bosniaco c’è, si può dare rigore o meno,
a seconda del contesto e degli altri provvedimenti presi durante la partita. Ma non a tempo scaduto: ulteriore errore di Rocchi.



Il primo tempo si conclude in un’atmosfera caldissima, mentre il secondo sembra molto più disteso.
Il primo errore di Rocchi arriva al 67’ minuto: Manolas recupera il pallone a Morata ma non riesce a tenerlo
in campo. Sarebbe calcio d’angolo per la Juve, ma Rocchi, per nulla aiutato dal secondo assistente Stefani,
fa correre.
Al minuto 86’ arriva il gol di Bonucci, chiaramente irregolare: la posizione geografica di Vidal è di netto fuorigioco, ed è altrettanto chiaramente punibile, poiché si trova non solo nel cono visivo di Skorupski (se così fosse, da due anni a questa parte, la posizione non sarebbe punibile) ma sulla direttiva esatta Bonucci-Skorupski. La linea di visione del portiere polacco non è dunque garantita: la decisione corretta sarebbe stata l’annullamento del gol.
Infine l’entrata di Morata su Manolas, al minuto 87’: il fallo dello spagnolo era da rosso diretto, poi la conseguente reazione di Manolas consente al greco di guadagnare lo stesso provvedimento. Decisione di Rocchi ineccepibile.

La prestazione di Rocchi e della sua squadra (ricordiamo che gli assistenti Stefani e Faverani erano gli stessi della finale mondiale) è assolutamente insufficiente e ci auspichiamo che Messina gli risparmi il campo il più a lungo possibile: sull’operato dell’arbitro ci siamo già soffermati, su quello degli assistenti basti ricordare che Faverani poteva rendersi molto più utile in occasione dei primi due rigori (più sul primo
che sul secondo, che era sulla fascia opposta) e che il fuorigioco sul terzo gol doveva essere segnalato da Stefani.

Rocchi: voto 3; Stefani: voto 4,5; Faverani: voto 5

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