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Viaggio in Turchia

|  Federico Sborchia  | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana...

L'analisi-Un lettore


Calcio e Tecnologia: come siamo messi?

Oggi mi vorrei soffermare sulla situazione delle tecnologie che dovrebbero aiutare gli arbitri in caso di indecisione. E si perché la figura dell'arbitro resta, con tutta la sua autorità, non è questo ciò che si vuole screditare, ma è chiaro che all'arbitro fa piacere avere aiuti in caso di difficoltà. I capi di Fifa e Uefa si sono spesso detti contrari alla introduzione di questi presidi tecnologici, che più tardi analizzeremo, ma gli arbitri, chiamati spesso al voto, sono favorevoli quasi all'unanimità. Anche in Italia i presidenti delle associazioni arbitrali hanno dato parere negativo, mentre ex arbitri o calciatori hanno detto si. Si rimane fermi. O quasi. Almeno in Italia è stato introdotto l'arbitro di porta, figura "umana", ma comunque importante. Molta incertezza c'è anche su altri tipi di tecnologie,quelle che aiuterebbero i calciatori: l'uso dell'Ipad con gli schemi,introdotto dalla Roma di Luis Enrique lo scorso anno, è stato vietato,oppure il controllo Gps degli allenamenti, che fornisce al mister untotale controllo della squadra, è usato solo dal Milan. Forse ilproblema nasce da certi ambienti alti troppo conservatori, che non hanno capito che la tecnologia, se usata bene, aiuta l'uomo e non snaturalizza il calcio, già snaturalizzato in realtà dagli scandali,per i quali ci si muove troppo poco. 
Analizziamo ora le principali tecnologie.La prima riguarda il campo del gol-non gol. Sono state avanzate numerose proposte per cercare di arginare il fenomeno dei gol fantasma: la più convincente è quella del "pallone intelligente", ossia un pallone da calcio contenente all'interno un microchip (usato nei Mondiali Under-17 nel settembre 2005 con ilconsenso del presidente della FIFA, Joseph Blatter, il quale però,pochi mesi dopo, bocciò il progetto). Questo microchip segnalerebbe in cuffia il superamento del pallone della linea di porta all'arbitro(ocomunque farebbe "capire" se c'è stato o meno il gol).Su questa tecnologia si è d'accordo anche perché, quando c'è un gol fantasma, non ci sono discussioni che tengano: o è gol o non è gol. Diverso per fuorigioco e falli da rigore, per i quali si pensa a tv a bordo campo per fare la moviola(chi scorda la lotta di Aldo Biscardi, in tv da più da 30 anni a dichiarare:"La moviola in campo, ora!"). Qui la situazione è lievemente differente: ci possono essere differenze di vedute. Comunque spetterebbe all'arbitro decidere, le polemiche non mancherebbero, ma l'arbitro si sentirebbe più sicuro. 

Insomma il futuro del calcio è qui, a disposizione. Bisogna iniziare ad usarlo.

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