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Viaggio in Turchia

|  Federico Sborchia  | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana...

-2 al Mondiale, qualche spunto di riflessione...

di Paolo Brescia

Siamo pronti, non manca veramente più niente al mondiale brasiliano. Il 12 alle 22 partita inaugurale,poi sarà un mese di emozioni che solo chi ama quella sfera rotonda sa che cosa significano.
Vorrei, nel mio piccolo, offrirVi qualche spunto di riflessione per vivere al meglio questi 30 giorni di calcio.
Non mi piacciono le prediche, per ciò per "spunti di riflessione" intendo solo delle mie considerazioni su questo grande evento, non sterili moralismi.

Sicuramente sarà una grandissima opportunità per tutto il Brasile, anche se i conservatori(quelli che in realtà si dicono progressisti, la storia è sempre quella) non vogliono il mondiale, non vogliono sviluppo,protestano e bloccano tutto per due centesimi di aumento di biglietto dell'autobus: lasciate lavorare, lasciate investire su un paese in via di sviluppo, potrebbe essere la vera occasione di riscatto per  tutta la Nazione. Da tenere in considerazione però  il fortissimo divario tra ricchi e poveri presente, che alimenta le proteste dei cittadini, che-forse-si sentono presi in giro e quindi esplodono in proteste sovrumane.

Speriamo di vedere anche un po' di sano, non ipocrita, Fair-Play. C'è una differenza enorme tra il fair play politically correct e quello voluto, cercato. Il sano gioco, per tornare alle radici del calcio. In fondo, dove se non in Brasile, è ancora viva quest'idea? E allora forza, impegniamoci tutti per evitare l'odio in campo. Non è che spesso siamo noi tifosi i primi che rischiano di rovinare tutto? Forse non sempre, ma cerchiamo di essere i primi a cambiare, per vedere poi il cambiamento negli altri.

E poi, tornando a noi, tornando in Italia..beh, speriamo di riscattarci dal Sudafrica...Sempre forza azzurri, non saremo i favoriti, ma...provarci non costa! Nonostante il disamore crescente nei confronti di questo CT e di questa squadra, noi ci crediamo.


A prestissimo!

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