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Viaggio in Turchia

|  Federico Sborchia  | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana ha sede

Big d'Europa, inizio con affanno


28/08/12 *Sportmediaset.it- tutti i diritti riservati-

 L'inizio shock del Milan ha fatto preoccupare non poco l'ambiente rossonero. La sconfitta interna contro la neopromossa Sampdoria ha messo in risalto tutte le carenze dell'organico a disposizione di Allegri che non si aspettava un tonfo all'esordio. Il Milan però non è solo. In Europa la partenza a rilento sembra affare di molte big d'Europa, dal Real Madrid all'Arsenal fino al Psg protagonista più sul mercato che in campo con tre pareggi in tre gare.

Certo è impossibile trarre conclusioni con solamente una manciata di minuti giocati nei campionati di tutta Europa, però i tifosi di Milan e Roma - i più delusi dalla prima uscita ufficiale in campionato - sicuramente non soffriranno di solitudine spulciando le classifiche dei maggiori campionati europei. "Mal comune, mezzo gaudio" recita un antico proverbio e allora a fianco delle bandiere milaniste, a mezz'asta si trovano anche quelle di top club come Real Madrid e Manchester United. Ma non solo, la banda del diesel, forse anche visto il momento storico tendente al risparmio, è numerosa e generosa soprattutto in Inghilterra dove il solo Chelsea ha iniziato col motore a pieno regime. L'Arsenal di Wenger, orfano di Van Persie, ha iniziato con due pareggi contro Sunderland e Stoke City con zero reti in centottanta minuti. Un modo semplice per certificare sul campo la pesantezza dell'assenza di RvP. Il Tottenham di Villas Boas ha fatto anche peggio così come il Liverpool di Borini che in due giornate hanno raccolto solo un punto, per di più interno. Qualche sorriso in più è arrivato a Manchester, ma niente di che. Il City ha ottenuto sia una vittoria che un pareggio in rimonta contro Southampton e Liverpool ma non ha convinto troppo per il gioco espresso soprattutto all'esordio. Lo United invece è partito con un tonfo proprio come il Milan, rimediato a fatica nel successo contro il Fulham.Eccezion fatta per la Bundesliga dove Bayern e Borussia Dortmund hanno cominciato col piede giusto, in tutta Europa si è registrato un inizio soft. Anche in Spagna e Francia dove la carta farebbe pensare a un dominio di tre squadre su tutti: Barcellona, Real Madrid e Psg. Se i catalani sono a punteggio pieno, è anche vero che hanno sofferto oltremodo contro il piccolo Osasuna. Tossine di un'estate diversa dalle altre senza Guardiola in panchina ma anche un peccato di presunzione probabilmente. Lo stesso che sembra aver colpito il Real Madrid di Mourinho che in due giornate più la Supercoppa spagnola ha raccolto un pareggio interno contro il Valencia e due sconfitte (l'ultima clamorosa in casa del Getafe). L'inizio peggiore però lo si trova senza discussioni all'ombra della Tour Eiffel. Togliendo il condizionale affibbiato di diritto a Barcellona e Real Madrid, il Psg ha peccato di presunzione senza ombra di dubbio. Troppo superiore la rosa rispetto a Lorient, Ajaccio e Bordeaux per fermare la già scritta cavalcata al titolo degli uomini di Carletto Ancelotti. Sì? Bene. Il risultato di tanta confidenza sono stati tre pareggi (di cui uno in rimonta nel 2-2 col Lorient) in altrettante partite più un paio di cartellini rossi raccolti. Tanto per cominciare. Ma non chiedete giustificazioni, potrebbero rispondere che è tutto calcolato per dare un po' di interesse a un campionato oggettivamente poco equilibrato dove il Montpellier campione in carica ha iniziato con un pareggio e due sconfitte.

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