Di Andrea Piana
Che il Milan non sarebbe stato quello delle scorse stagioni si sapeva già. Ormai i gol di Ibrahimovic, il muro difensivo formato da Nesta e Thiago Silva, il cuore di Gattuso, le giocate di Seedorf e Cassano, l’esperienza dei “senatori” sono solo un lontano ricordo. Adesso c’è un nuovo progetto: puntare sui giovani, creare dei campioni in casa. E finora sta funzionando: dopo l’esplosione di El Shaarawy, giovani talenti come De Sciglio e Niang si sono conquistati un posto da titolare.
Dopo una partenza “drammatica” (7 punti in 8 gare), c’è stata una forte reazione dei rossoneri, artefici di una rimonta che li ha portati fino al quinto posto, in lotta per la zona Champions. Per quanto riguarda la Champions League, dopo aver passato il girone non senza qualche difficoltà, dall’urna di Nyon è uscita la squadra che i tifosi rossoneri temevano di più: il Barcellona. Infine, la Coppa Italia: il Milan, dopo un 3-0 sulla Reggina agli ottavi, è stato sconfitto da una buona Juventus ai supplementari (2-1 il risultato finale).
La società è intervenuta con saggezza sul mercato, con la cessione di alcuni esuberi, l’acquisto di un paio di promettenti giovani (Salamon e Saponara, quest’ultimo disponibile però solo da giugno) e di Zaccardo e il colpo finale: Mario Balotelli, per ridare fiducia e speranza ai tifosi, un po’ scontenti dopo il mercato estivo, e per puntare con decisione al terzo posto. Unica pecca, il mancato acquisto di un centrocampista, dati l’infortunio di De Jong, indisponibile per tutta la stagione e gli acciacchi di capitan Ambrosini. Senza contare, inoltre, la carenza di grandi campioni in quel ruolo.
Tirando le somme, la stagione sembra andare per il verso giusto, con la speranza che, con l’aiuto di Super Mario e il lavoro di tutta la squadra, si possa raggiungere un obiettivo che fino a poco tempo fa sembrava impossibile.
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