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Viaggio in Turchia

|  Federico Sborchia  | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana ha sede

Non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore...

NB: questo piccolo editoriale va accompagnato con sottofondo musicale, perché così è stato concepito. Consigliamo vivamente "Leva calcistica del 68" o anche "Uno su mille ce la fa".


C'è questa cosa, pare, che un giocatore lo vedi dal coraggio, dall'altruismo e dalla fantasia. Ma è realmente così?

Risultati immagini per totti 40 anni




Ci vedeva lungo, De Gregori, perché pensava a quegli uomini che nella vita non si fermano a voler apparire, ma vogliono Essere. Vogliono, lottano, in sostanza Vivono, pieni di quella fiducia del mondo, di sè, di coloro che sono accanto. E stupiscono con gesti clamorosamente semplici ma sorprendentemente eroici. Traete le (dovute) peculiarità relative al mondo del pallone, troverete Francesco Totti. Capirete che oggi, 27 settembre 2016, non è un giorno qualsiasi, perché quel ragazzo della "leva calcistica del 76", perdonate la licenza poetica, ha deciso di arrivare a 40 anni, di staccare un biglietto grande e importante nella vita. Quaranta candeline vissute sotto il Cupolone e con quella maglia giallorossa sempre indosso. Con quei colori sempre nel cuore senza rinnegare mai il proprio Amore, che poi è sinonimo di destino. Quando Ami, quando ami veramente, nella vita (che è ingiusta, beffarda, ma alla fine ciclica) sei destinato ad arrivare al cuore di chi cerchi. Perché il vero amore non è un sentimento, non è una parola, ma sono atti, gesti. Per il Capitano diremmo: reti, prodezze, emozioni. Qualche lite, poche gioie profonde e tante amarezze. Eppure mai nessuno, in questi lunghi anni di storia d'amore tra Lui e la Roma, mai nessun tifosi, nelle tempeste e nel ciel sereno, si è sentito solo, spaesato. No, mai. Sempre a casa, sempre protetto, quantomeno ascoltato, capito, compreso, benvoluto. C'è Totti, c'è il Capitano, c'è questo parafulmine che sempre, sempre, da tutto per la maglia, per il nome, per chi magari si nasconde dietro il compitino e non vuol'altro che apparire. Apparire, ottenere visibilità e migrare in qualche altro club. Non è il giorno dei nomi (la lista sarebbe lunga e stancante), è il giorno del flebile confronto, perché un giocatore lo vedi dal coraggio. Dall'Altruismo. Dalla Fantasia...

E comunque, Francesco Totti sa anche battere i calci di rigore.

Altri 100 anni, Fra. E un bel numero di questi, vivili ancora con quest'Amore in campo. Auguri...

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