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Viaggio in Turchia

|  Federico Sborchia  | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana ha sede

Eurosfidanti al ritorno: Porto


Il sorteggio tra Porto e Roma è stato uno dei più equilibrati di tutto il tabellone di Champions League e la sfida andata in scena all'Olimpico ha rispettato appieno i pronostici fatti da tutti gli addetti ai lavori, consegnandoci una partita bloccata tra due squadre molto contratte che hanno preferito studiarsi per tutto l'arco della sfida. 
Solamente degli episodi hanno concesso ai giallorossi di portare a casa il primo round, ma quali saranno i particolari a cui dovranno fare attenzione in vista del ritorno ? 


I 90 minuti dell'andata ci hanno consentito di delineare una fisionomia ben precisa delle due contendenti: la Roma in Europa è una squadra totalmente diversa da quella che gioca in campionato, concentrata, aggressiva, compatta e che gioca seguendo uno spartito ben preciso, magari soffrendo ma che ha anche la fortuna di potersi appoggiare sulle enormi spalle di Edin Dzeko, giocatore che quando sente la musica della Champions League si trasforma totalmente.

 Il Porto d'altro canto è una squadra compatta, che gioca coi reparti cortissimi e che è in grado di colpire l'avversario in contropiede in modo letale. La sua linea difensiva può annoverare la presenza di uno dei prospetti più interessanti del mercato europeo come Eder Militao, vero e proprio muro in grado di giocare anche sulla fascia destra, mentre al centro c'è Pepe, esperto e carismatico a guidare una linea composta anche da Alex Telles, terzino che all'Inter non ha avuto grande successo ma che ha trovato fortuna proprio in Portogallo. 

In attacco da temere sono Brahimi e Corona, esterni rapidi ed estrosi, in grado di imbeccare sempre con grande efficacia la prima punta, mentre in mezzo al campo ci saranno Oliver Torres e Hector Herrera a gestire il ritmo del palleggio e ad inserirsi per creare scompiglio tra le maglie difensive della Roma. 


Ma che partita dovranno impostare i giallorossi ? Di certo la base della partita d'andata sembra essere un buon punto di partenza: infatti la compattezza e la concentrazione dimostrata dagli uomini di Di Francesco saranno degli elementi essenziali anche nei 90 minuti che si apprestano ad affrontare. Particolare attenzione dovrà inoltre essere prestata al tridente offensivo, in grado di colpire qualora la squadra dovesse sbilanciarsi eccessivamente. 

La Roma più di tutto però, dovrà lavorare sulla propria tenuta mentale: la squadra di questa stagione è quanto più di disfunzionale ci possa essere su di un campo di calcio, capace di trasformarsi anche da un tempo ad un altro. Numerose sono state le sfide sottovalutate dalla squadra di Di Francesco e che caro son costate in chiave campionato. Inoltre è ancora fresca la ferita della sconfitta nel derby: un 3-0 che pesa tantissimo nella testa della squadra. Dovranno essere trovate le giuste motivazioni per superare anche questo scoglio, decisamente la partita più importante della stagione giallorossa.

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