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Viaggio in Turchia

|  Federico Sborchia  | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana ha sede

Monaco, ora è vetta

| Luca Gregorio |

Il sorpasso era nell'aria. Dopo 21 giornate il Monaco è la nuova regina di Francia. 


Impressionante e spettacolare, finora, la marcia degli uomini di Jardin. L'attacco micidiale della squadra del Principato (64 gol fatti, ossia 3 abbondanti di media a partita) è l'arma in più dei monegaschi, che hanno vinto 7 delle ultime 8 fra campionato e coppe nazionali e sembrano decisamente avere il vento in poppa. Il calendario delle prossime due giornate, però, rischia di dirci abbastanza chiaramente cosa succederà da qui a fine maggio: prima Psg-Monaco (domenica sera alle 21 con diretta su Premium) e poi Monaco-Nizza il sabato successivo. Insomma, mezzo campionato passa da qui. Soprattutto per il Nizza, che ha sì perso una sola partita in tutto il campionato, ma ha pareggiato quattro delle ultime 5, agevolando il ritorno sia del Paris che del Monaco stesso. Nemmeno il rientro di Balotelli, insultato pesantemente nell'1-1 a Bastia, ha risolto i problemi di Favre, che in questo momento specifico della stagione sta rinunciando, per varie ragioni, a 5 titolari. Troppi per una rosa che non può ovviamente essere al livello delle grandi di Francia. In Costa Azzurra non hanno certo perso l'entusiasmo, ma resistere fino alla fine sarà oggettivamente complicato. Perché, aldilà del valore indiscusso del Monaco, pure il Psg ha iniziato a fare sul serio. La squadra di Emery ha vinto le ultime 5 partite senza subire nemmeno un gol e il tecnico basco ha iniziato a fare scelte coraggiose, spedendo per due volte di fila in panchina Di Maria preferendogli il più efficace e brillante Draxler. Il morale è tornato alle stelle e Cavani segna con una regolarità disarmante. Il Matador ha già stabilito il proprio record di reti in Ligue 1 (siamo a quota 20 con ancora 18 giornate all'orizzonte), tanto da far sbiadire il ricordo di Ibra.

In questo scenario, che racconta di una classifica molto corta (Monaco 48, Nizza 46, Psg 45), resta la variabile impazzita rappresentata dal Lione: l'Ol ha vinto 5 delle ultime 6, è a -11 dalla vetta ma deve recuperare la partita di Metz. La risalita è complessa, ma per la zona Champions la questione resta aperta. Anche perchè il mercato di gennaio ha portato a Lione un talento come Depay, che potrà aiutare Lacazette (17 gol) a migliorare ulteriormente i propri numeri sotto porta.
Nella Ligue 1 più bella e incerta degli ultimi anni occhio anche alla zona retrocessione: ad oggi ci sono 11 squadre in 8 punti. Tutti possono vincere o perdere con tutti.

Un'ultima nota: nella settimana che porta alla partitissima del Parco dei Principi domenica sera, Psg e Monaco cercano intanto il pass per la finale di Coupe de la Ligue, giusto per infuocare ulteriormente questa rivalità. Martedì Bordeaux-Psg e mercoledì Monaco-Nancy. Tutto, ovviamente, in diretta su Premium Sport.

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