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Viaggio in Turchia

|  Federico Sborchia  | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana ha sede

Vincere fa bene, non al cuore forse

| Paolo Brescia |

Qualcuno con questa sofferenza delle big si potrebbe essere sentito male, sugli spalti (per gli indomiti che hanno sfidato l'assurdo gelo di questi giorni), o alla TV. Ma vincere fa bene sempre. Anche in pieno recupero o nelle grosse polemiche. E ancora, anche di misura con sofferenze impreviste, previste ma non volute. Finisce l'andata di A.


Vincono tra l'85esimo e il 95esimo Napoli, Inter, Lazio, Milan, di misura passa la Roma. Le big, insomma, appesantite forse dalle mangiate natalizie, si divincolano più che liberarsi dai rispettivi avversari. Come sempre l'eccezione virtuosa è la Juve, allora. Ma poi si analizzino anche le prove delle sfidanti, la più spenta risulterà proprio il Bologna, che pure non ha "fallito". Dunque nulla muta in classifica, al giro di boa della Serie A, con davanti 19, lunghissimi, turni dove gli equilibri principali sono rappresentati dalla guerra fredda per la Champions, con Roma, Napoli, Lazio, Milan, Atalanta (no, dai, si scherza, però gli orobici si sbarazzano anche del Chievo col super Gomez) e Inter, al 4 successo di fila, alla prima doppia di Perisic-nuovo-Icardi in A. Primo equilibrio.

L'altro è rappresentato da quel +4/7 della Juve sull'unica che, diciamolo, potrebbe in qualche maniera figurarsi come duellante, la Roma. Un divario che equilibra, squilibrando. Giocando con le parole, si intende solo che non c'è bassa marea migliore se non quella di una leader che traina: se è vero che questa Juve proprio non ha difetti lo farà vedere nelle restanti sfide, intanto la certezza la da il ritmo che impone la squadra di Allegri, al quale non puoi sfuggire: puoi decidere se continuare a guardarli tutto sommato a vista, ed ora è oggettivamente così, nonostante non siano pochi, i 7 punti, oppure sfuggire, lasciarti cadere. Oggi l'equilibrio è verso l'alto, ed è un bene.

L'ultimo blocco lo rappresentano le tre di coda, con una Serie A che già a gennaio condanna tre club - Crotone, Palermo, Pescara, che respiro affannoso- e salva molti, facendoci intuire sulla gestione prossima di molti in campionato, al caldo e salvi già da metà campionato: ma le famose 18 squadre?

E ora, a metà mese ci aspetta la prima di ritorno, poi la Coppa Italia con i suoi Ottavi e la fine del mercato, che ancora risulterà per il nostro campionato privo di show e povero di classe.

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