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Viaggio in Turchia

|  Federico Sborchia  | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana...

Fine di un'era


| Andrea Piana |

Con l'ufficialità del passaggio di proprietà della società A. C. Milan si è conclusa l'era Berlusconi. Una fase durata quasi 31 anni e che, con 29 trofei, di cui tredici a livello internazionale (5 Champions League, 5 Supercoppe Europee, 2 Coppe Intercontinentali e un Mondiale per Club), sarà ricordata come una delle più vincenti della storia del calcio. 


Oltre all'ex Presidente, saluta il Milan anche Adriano Galliani, sempre presente e spesso decisivo in questi 31 anni. Gli ultimi anni di questa fase, pieni di difficoltà e di delusioni, non possono cancellare le vette e i successi che la squadra ha raggiunto in questi decenni.

La società passa alla cordata Rossoneri Sport Investment Lux, fondata dall'investitore cinese Yonghong Li, che sarà molto probabilmente il nuovo Presidente del Milan. Non è ancora chiara l'identità degli altri fondi che hanno finanziato l'operazione e che contribuiranno alla gestione della società ma la vecchia dirigenza ha garantito sulla solidità economica dei nuovi proprietari.
Li, nella sua prima conferenza stampa, si è detto consapevole di avere una grande responsabilità e ha promesso di creare al più presto una squadra competitiva per tornare ai vertici. 

Il Milan ripartirà da Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli, che avevano lavorato insieme all'Inter; il primo, che ricoprirà il ruolo di ad, ha parlato a lungo nella conferenza stampa di presentazione. Fassone ha ribadito l'intenzione di rinforzare la squadra fin dalla prossima sessione di mercato, ha dichiarato di poter contare su un budget elevato e, in risposta ad alcune voci sul possibile arrivo di Roberto Mancini, ha confermato Montella. Inoltre, sul piano economico, ha spiegato che è possibile che il Milan venga quotato in borsa, mentre è già stato programmato un maggiore sviluppo nel mercato cinese. Quest'ultima mossa, a causa del forte interesse per il Milan in Cina, potrà sicuramente aumentare le entrate.


Nonostante tutte le difficoltà che negli ultimi mesi hanno portato a diversi rinvii della chiusura dell'affare, va sottolineato che l'investimento da parte degli acquirenti di circa 740 milioni (520 per l'acquisto e 220 per il pagamento dei debiti), a cui vanno aggiunti 80 milioni per ricoprire i costi della stagione in corso, richiede elevate disponibilità economiche e quindi può essere motivo di fiducia nei confronti della nuova proprietà. Inoltre, la scelta di Fassone, un dirigente esperto che conosce bene il calcio italiano, crea ottimismo sull'esistenza di una seria programmazione e può essere d'aiuto a degli investitori appena entrati in un mondo a loro del tutto nuovo.

L'esordio della nuova proprietà avverrà in quella che probabilmente è la partita più importante della stagione. Oltre ad essere il primo derby tra i nuovi proprietari cinesi, Inter-Milan potrebbe essere uno scontro diretto per l'accesso in Europa League. I rossoneri arrivano al derby con due punti di vantaggio è una condizione senz'altro migliore rispetto ai nerazzurri, oltre ad una spinta motivazionale dovuta al cambio di proprietà, ma una delle poche certezze che riguardano il derby di Milano è che tutto questo non conterà nulla. Come in ogni derby, non esiste una favorita, non c'è una squadra più forte o più in forma, non si possono fare pronostici; tutto si deciderà domani in campo. In ogni caso, per il Milan è una grandissima occasione per blindare un posto in Europa League e ripartire dal prossimo anno da un palcoscenico internazionale, seppur meno pregiato di quello a cui storicamente la squadra è abituata.

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