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Viaggio in Turchia

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La coerenza di Antonio Conte

di Enrico Bricchi

LE SCELTE - Martedì abbiamo assistito ad una pre-annunciata convocazione, già anticipata da quasi tutti i media italiani, da parte di Antonio Conte dei 23 scelti per andare in Francia, all’Europeo. 

Molti hanno storto il naso nel vedere le scelte dell’ex tecnico della Juventus; scelte difficili da comprendere, la meritocrazia non è stata premiata. Il caso più eclatante è quello di Jorginho, giocatore costante con la maglia del Napoli che ha sempre garantito maggior forza alla squadra partenopea, inoltre un giocatore dalle sue qualità mancava alla nazionale, visto che ora ci affideremo a Thiago Motta e l’eterno Daniele De Rossi. Per non parlare della preferenza di Bernardeschi ai danni di Bonaventura. Jack ha fatto una stagione sensazionale, il suo unico difetto, forse, è quello di giocare in una squadra senza qualità e non all’altezza della sua tecnica-classe. Infine la scelta di Ogbonna ha ribadito sempre di più che le decisioni del mister superano davvero ogni forma di selezione “naturale” che ogni italiano potrebbe fornire.

AVANTI CON LE PROPRIE IDEE – In fin dei conti il vero vincitore di queste convocazioni è stato proprio il CT della nazionale italiana, la sua idea di gioco è stata confermata anche nelle convocazioni: Bernardeschi è un giocatore veloce, torna molto e lavora anche per la squadra, Jorginho ha poca intesa con i giocatori davanti ed inoltre non è mai stato nelle grazie del mister. Lo stesso discorso vale per Rugani, troppo giovane e senza esperienza per affrontare EURO 2016. Inoltre Conte conosce bene Angelo Ogbonna e conosce bene le pretese devastanti richieste alla squadra: tanta corsa e tanti ribaltamenti di fronte durante tutta la partita. Infine molti milanisti si son chiesti il perché escludere Donnarumma dopo una stagione magnifica, almeno come terzo portiere poteva far bene. Invece Mister “Agghiacciande” ha dato la sua linea, nel caso in cui sarà vincente, Conte trionferà, al contrario le sue idee perderanno.

ASPETTATIVE 
Le aspettative sono davvero basse, nessun tifoso italiano crede nella vittoria del campionato europeo eppure anche negli anni di Calciopoli, e quindi del mondiale 2006, dovevamo perdere tutto con una squadra poco pronta, la stessa cosa vale per il risultato raggiunto ad EURO 2012, con una squadra giovane e fresca di sconfitta al Mondiale della seconda era Lippi. L’Italia probabilmente non sarà la regina del torneo, come ha detto Buffon ci presentiamo come outsider del nostro girone. Non sarà semplice passare quest’ultimo e sarà sempre più difficile imporre un gioco alternativo, pronto a sorprendere gli avversari. Noi italiani nel momento del bisogno calcistico(e purtroppo solo questo) ci facciamo sentire sempre di più, diventiamo i tifosi sognati da ogni squadra, bisognerà però guardare il torneo con gli occhi oggettivi del tifoso “CT” o con la fiducia data al vero CT della nazionale?

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