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Viaggio in Turchia

|  Federico Sborchia  | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana ha sede

Italia-Irlanda, le pagelle

di Paolo Brescia

Noi azzurri, si sa, diamo tutto quando si gioca "alla morte". Ieri, Italia-Irlanda, non era partita con questa caratteristica. L'Irlanda, dal suo canto, metteva tutto in campo per trovare quel gol-qualificazione che la storia ancora non le aveva mai consegnato, noi già primi e con la testa inevitabilmente a lunedì 27, ottavo di finale contro la Spagna, alle 18. 


E dunque veniva fuori un match giocato da parte Azzurra su ritmi bassi, frutto di scambi di palla poco precisi, di azioni maldestre e poca personalità. Gli Azzurri B non brillavano per compattezza e cattiveria, o anche per solidità disarmante: Sirigu, ad esempio, respingeva almeno 3 acuti irlandesi, per poi arrendersi ad una conclusione prevedibile e parabile da cui scattava il vantaggio isolano. La triade difensiva adattata, con Barzagli leader, conscia dei meccanismi poco oliati, preferiva non spingere come nelle altre due gare. E ancora, gli avanti di mister Conte (Bernardeschi, Zaza, Immobile) apparivano spenti e poco inclini al sacrificio: con la Spagna si può star tranquilli: i cambi di formazione verranno azzerati, e si tornerà all'Ital-Conte che ha impressionato mezz'Europa contro il quotatissimo Belgio. 

LE PAGELLE

Sirigu 6 belle parate e poi la frittata al minuto 85'.

Barzagli 6,5 leader anche quando le cose vanno male.

Bonucci 5,5 qualche imperfezione e sbavatura in copertura.

Ogbonna 6 una partita di personalità.

Bernardeschi 5 pochi allunghi del suo livello. Non si spende per ripagare la fiducia. (Darmian 6).

Sturaro 5,5 nel primo tempo è spesso impreciso: dai suoi piedi passano molti palloni, pochi escono puliti e giocabili. Era il perno, fallisce.

Motta 5 dal 1' non si impone e non svetta nei contrasti, come dovrebbe invece fare. Male.

Florenzi 5,5 l'esterno romanista è su molti palloni, dietro e davanti, ma quando c'è da crossare nono riesce a proporre cross di livello.

De Sciglio 5,5 poca personalità al servizio della squadra. (El Shaarawy sv).

Zaza 6 lotta e non molla la palla finchè non esce, ma venerdì era stato decisivo pur giocando molto meno: dal campione lucano ci si aspetta il guizzo.

Immobile 5 immobile, appunto. Al suo posto Insigne 6,5: in 20' inventa in più occasioni (una, soprattutto) il quasi-gol del vantaggio.

All.Conte 6

Arbitro Hategan 6.

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