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Viaggio in Turchia

|  Federico Sborchia  | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana ha sede

Eurosfidanti: Tottenham


L'Inter torna in Champions League: primo ostacolo il Tottenham. Come stanno gli inglesi? Come giocano?


L'estate ha consegnato al pubblico europeo un fatto a suo modo storico: il Tottenham non ha concluso una transazione di mercato per la prima squadra in tutta la finestra estiva; una scelta, quella fatta dal board degli Spurs, che può stupire ma che nel pratico ha avuto poche conseguenze. La squadra, dal 2014 nelle mani di Pochettino, è quanto mai affidabile e può contare su giocatori di altissimo livello che hanno permesso l'approdo in Champions League per tre anni consecutivi. Agli ottavi di finale dell'ultima edizione risale l'ultimo scontro tra gli Spurs e una squadra italiana: in quell'occasione la Juventus riuscì ad imporsi per 2-1 a Wembley dopo il 2-2 di Torino. Andando oltre il mero risultato, la squadra di Pochettino avrebbe meritato il passaggio del turno per il gioco espresso salvo poi venir condannata dalle giocate dei due fenomeni juventini Higuain e Dybala. 


Assecondando una tradizione che vuole le squadre inglesi particolarmente forti sul piano fisico, il Tottenham può contare anche su una cifra tecnica significativa. In porta mancherà il capitano Lloris, attualmente infortunato, che sarà sostituito dall'olandese Vorm. L'uomo chiave della difesa, a 3 o a 4 che sia, è il belga Vertonghen, centrale di grande affidabilità e con un'ottima tecnica che lo rende il vero regista difensivo della squadra. Ad affiancarlo ci sarà Davinson Sanchez, decisamente meno solido e più esposto a cali di concentrazione che lo inducono spesso in errore; gli attaccanti dell'Inter dovranno essere bravi a insistere su di lui per mandare in crisi la linea difensiva degli Spurs. Sulla fascia destra sarà Aurier il titolare: l'ivoriano non garantisce lo stesso rendimento dell'infortunato Trippier ma può costituire una minaccia per la catena sinistra dei nerazzurri soprattutto per la sua forza fisica. Uomo fondamentale in mezzo al campo è Moussa Dembele che con la sua fisicità costituisce una presenza dominante sia in fase di recupero palla che nell'accompagnamento dell'azione offensiva. Il quartetto offensivo si sviluppa soprattutto intorno al genio di Eriksen, vero faro della manovra per la sua eccezionale abilità di creare e rifinire l'azione ma che non disdegna la gloria personale, come dimostrano i 14 gol nella scorsa stagione. Insieme al danese agiranno le frecce Son e Lucas Moura, se da un lato il primo ha trovato molto spesso la rete nella scorsa stagione. (18 gol in 51 presenze), il secondo si è fatto preferire in questo avvio di stagione, tanto da venir votato come giocatore del mese di agosto in Premier. Ad accomunarli c'è il mix di tecnica e rapidità che li rende devastanti tanto negli spazi stretti quanto in campo aperto. 
A chiudere l'undici degli Spurs c'è ovviamente la stella Harry Kane che con i 30 gol segnati nella scorsa Premier League si è collocato dietro solo a Salah e Messi nella corsa alla Scarpa d'oro. 
Nel personale duello con il coetaneo Mauro Icardi, Kane parte avvantaggiato in virtù della sua capacità di lavorare il pallone anche fuori dall'area di rigore, parte del gioco in cui l'interista risulta particolarmente debole, prediligendo invece un gioco che lo porta a ricevere palla nei 16 metri per trovare più spesso la porta avversaria. 


Nel complessivo l'Inter risulta sfavorita sulla carta, visto anche il complicato inizio di stagione, ma la distanza tra le due squadre non è tale da far sbilanciare totalmente il pronostico a favore degli Spurs, ciò nonostante alla squadra di Spalletti servirà una partita di alto livello per uscire dal campo con i tre punti, fondamentali vista la complessità del girone, in cui, ricordiamo sono coinvolti anche PSV e Barcelona.

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