| Federico Sborchia | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana ha sede
| Francesco Lalopa |
La scuola calcistica italiana continua a sfornare talenti e tra questi, spiccano i difensori: infatti numerosi sono i giovani che saranno chiamati in futuro a tenere al sicuro la porta della Nazionale Italiana. Tra questi, oltre i vari Romagnoli, Caldara, Ferrari stanno sbocciando due giovani interessantissimi come Gianluca Mancini ed Alessandro Bastoni. E proprio quest'ultimo sta stupendo con la maglia del Parma.
La carriera del giovane difensore centrale non inizia però nella città emiliana, infatti l'avventura calcistica dell'attuale difensore gialloblù ha avuto inizio tra le fila del settore giovanile dell'Atalanta, uno dei più floridi e prolifici settori giovanili d'Italia. Dopo esser approdato in Primavera e successivamente in prima squadra successivamente alla cessione dei Mattia Caldara, il giovane centrale è stato notato dall'Inter che lo ha acquistato, tenendolo prima in prestito sempre all'Atalanta e poi spedendolo al Parma per fargli acquisire esperienza e fargli giocare minuti importanti in Serie A.
Nel Parma di mister D'aversa, Bastoni ricopre il ruolo di difensore centrale, condividendo la difesa col ben più esperto Bruno Alves, giocatore dal grande profilo internazionale. Da giovane però ha ricoperto anche il ruolo di terzino, aumentando così le possibilità di impiego, nonostante la notevole statura.
Proprio l'altezza è una delle cose che più colpisce di Bastoni: infatti il giovane è alto 190 cm ed ha ancora solamente 19 anni, facendo pensare che nel proseguio della crescita potrà acquisire ancora qualche cm, nonostante la statura sia già notevole per un difensore centrale. A questa caratteristica poi riesce ad unire una buonissima rapidità, dote non scontata per chi deve portare in giro per il campo una mole notevole, sia di piedi sia di pensiero.
Nonostante la giovane età, che potrebbe far presagire ad una immaturità e ad una poca sicurezza nei propri mezzi, Alessandro Bastoni è un difensore molto autoritario e sicuro di sè, in grado di infondere grande tranquillità anche a compagni più esperti, risultando non un peso ma un valore aggiunto a cui appoggiarsi anche nelle partite più complicate.
Inoltre quest'anno, in cui può disporre di molti più minuti da titolare, sta mostrando tutto quanto di buono imparato negli anni trascorsi a Bergamo dove, soprattutto grazie all'esperienza fatta in prima squadra, ha appreso concetti fondamentali per la fase difensiva, come gli anticipi aggressivi o la copertura della profondità.
Ma l'apporto del giovane centrale non si limita alla fase difensiva, infatti il suo contributo si fa sentire anche in fase di impostazione, dato che gioca qualsiasi pallone con grandissima tranquillità, tentando anche qualche conduzione palla al piede, senza dimenticare ovviamente la ricerca delle tre punte coi lanci lunghi in situazioni in cui è necessario verticalizzare direttamente il pallone, fondamentale in cui si dimostra dotatissimo.
Alessandro Bastoni ha tutte le caratteristiche per poter diventare uno dei migliori difensori in circolazione di scuola italiana, in grado di unire le ottime capacità in marcatura con una buonissima tecnica di base per quanto riguarda l'impostazione. Ciò di cui necessita però, come per tantissimi talenti, è la possibilità di potersi esprimere in modo continuativo ai massimi livelli, in modo tale da non poter perdere gli anni più importanti della propria crescita, competendo coi migliori.
Proprio l'altezza è una delle cose che più colpisce di Bastoni: infatti il giovane è alto 190 cm ed ha ancora solamente 19 anni, facendo pensare che nel proseguio della crescita potrà acquisire ancora qualche cm, nonostante la statura sia già notevole per un difensore centrale. A questa caratteristica poi riesce ad unire una buonissima rapidità, dote non scontata per chi deve portare in giro per il campo una mole notevole, sia di piedi sia di pensiero.
Nonostante la giovane età, che potrebbe far presagire ad una immaturità e ad una poca sicurezza nei propri mezzi, Alessandro Bastoni è un difensore molto autoritario e sicuro di sè, in grado di infondere grande tranquillità anche a compagni più esperti, risultando non un peso ma un valore aggiunto a cui appoggiarsi anche nelle partite più complicate.
Inoltre quest'anno, in cui può disporre di molti più minuti da titolare, sta mostrando tutto quanto di buono imparato negli anni trascorsi a Bergamo dove, soprattutto grazie all'esperienza fatta in prima squadra, ha appreso concetti fondamentali per la fase difensiva, come gli anticipi aggressivi o la copertura della profondità.
Ma l'apporto del giovane centrale non si limita alla fase difensiva, infatti il suo contributo si fa sentire anche in fase di impostazione, dato che gioca qualsiasi pallone con grandissima tranquillità, tentando anche qualche conduzione palla al piede, senza dimenticare ovviamente la ricerca delle tre punte coi lanci lunghi in situazioni in cui è necessario verticalizzare direttamente il pallone, fondamentale in cui si dimostra dotatissimo.
Alessandro Bastoni ha tutte le caratteristiche per poter diventare uno dei migliori difensori in circolazione di scuola italiana, in grado di unire le ottime capacità in marcatura con una buonissima tecnica di base per quanto riguarda l'impostazione. Ciò di cui necessita però, come per tantissimi talenti, è la possibilità di potersi esprimere in modo continuativo ai massimi livelli, in modo tale da non poter perdere gli anni più importanti della propria crescita, competendo coi migliori.