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Viaggio in Turchia

|  Federico Sborchia  | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana ha sede

Borja Valero e Spalletti: un matrimonio che s'ha da fare ?

| Francesco Lalopa |

Da quasi un anno Borja Valero, centrocampista della Fiorentina, è nella lista dei desideri di Luciano Spalletti. E' dalla scorsa sessione estiva di mercato che il tecnico toscano ha puntato il giocatore spagnolo senza mai essere accontentato ma adesso, soprattutto grazie alla voglia di rifondazione dell'Inter, pare che riusciremo a vedere realizzato questo connubio. 




Se provassimo a stilare un identikit calcistico di Borja Valero ci troveremmo a parlare di un calciatore che ha ampiamente superato la soglia della sua maturità calcistica, con la carta d'identità che ormai segna un bel 32 sotto la dicitura "età", ma non per questo parliamo di un calciatore finito. 
L'atletismo non è mai stato il suo forte ed infatti ha sempre fatto leva sulla propria tecnica e sulla visione di gioco: preferisce giocare palla a terra con palloni corti piuttosto che cercare il lancio lungo per il compagno, sempre con giocate sicure e mai azzardate ( infatti sfiora il 90% di passaggi riusciti in stagione ), non cerca dribbling azzardati ma ha un ottimo senso per gli inserimenti senza palla. E' certamente il compagno che tutti vorrebbero avere in squadra per la tranquillità con cui dirige il gioco sia da libero che pressato dagli avversari.
Negli ultimi anni lo abbiamo visto adoperato sia come centrocampista davanti alla difesa sia come trequartista nella Fiorentina di Paulo Sousa, squadra in cui ha dimostrato di avere un'importantissima tecnica di base e di saper catalizzare su di se il gioco della squadra. 



Ma come potrebbe collocarsi Borja Valero nel contesto tattico della nuova Inter di Spalletti ?
L'ultimo anno e mezzo nella Capitale è stato un perfetto manifesto delle idee calcistiche dell'allenatore toscano: dietro la punta nel suo 4-2-3-1 preferisce avere giocatori di corsa ed intensità, che possano pressare il regista avversario ed inserirsi negli spazi creati dalla prima punta mentre predilige arretrare sulla linea dei due centrocampisti i giocatori con più tecnica e visione di gioco (come fatto con Nainggolan e Pjanic) in modo tale da avere sempre il controllo del pallone e, di conseguenza, del gioco.


La prima descrizione si accosta malvolentieri a quella di Borja Valero, che nella Fiorentina ha giocato si trequartista ma in un contesto tattico del tutto differente, soprattutto con compiti di raccordo tra il centrocampo e l'attacco a cui doveva far recapitare palloni subito giocabili oppure cercando i duetti con l'altro trequartista di ruolo. Certamente però troverebbe posto davanti alla difesa nonostante non sia un regista puro, magari con Gagliardini a suo fianco pronto ad alleggerirgli la pressione o a recuperare palloni, andando a ricoprire il ruolo che fu di Miralem Pjanic due stagioni fa. 

Un palleggiatore come Borja in campo può anche portare a cambiare i dettami tattici della squadra: vedremo un'Inter in campo col falso nueve?
La capacità del calciatore spagnolo di far circolare il pallone con sicurezza sarà sicuramente utile alla nuova Inter di Spalletti, squadra che negli ultimi anni non ha mai trovato un regista affidabile, schierando il più delle volte due centrocampisti più di sostanza che di qualità davanti alla difesa, rinunciando anche a vincere lo scontro in tema possesso palla. Il controllo del gioco sarà la chiave del calcio di Spalletti e Borja Valero, in attesa di conoscere gli altri innesti in rosa, ci sembra uno degli uomini ideali per perseguire questo scopo.


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