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Viaggio in Turchia

|  Federico Sborchia  | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana ha sede

Lacazette: più rosso che bleu



Una telenovela di mercato lunga quasi un anno ha portato Alexandre Lacazette alla corte di Arsene Wenger. Cercato e voluto fortemente dal tecnico francese, il bomber francese è diventato il più costoso acquisto della storia dell'Arsenal grazie al suo straordinario rendimento con la maglia dell'Olympique Lione. 




Cresciuto nel settore giovanile dell'Olympique, è stato l'ex manager del Southampton Claude Puel a farlo esordire con la prima squadra nel maggio del 2010. Inizialmente impiegato come esterno di attacco, negli anni successivi verrà spostato al centro dell'attacco da Remi Garde ma l'impatto con il nuovo ruolo risulterà abbastanza faticoso per lui, soprattutto per via della sua poca freddezza sotto porta (strano a dirsi).






Sarà la stagione 2014/15 a lanciarlo definitivamente nell'elite del calcio europeo, con 27 gol in 36 partite, Lacazette finirà la stagione da capocannoniere della Ligue 1 davanti a gente del calibro di Ibrahimovic e Cavani. Una stagione formidabile per lui e per il suo Lione che però arriverà solo vicino a sfiorare la coppa, perdendola nel finale di stagione a vantaggio del PSG di Blanc, nonostante ciò, Lacazette verrà nominato giocatore dell'anno. Da lì in avanti la sua carriera prenderà il volo: l'anno successivo chiuderà a 21 gol in 34 partite (meglio di lui solo Ibrahimovic) centrando un altro secondo posto con il Lione ma stavolta con ben 31 punti di distacco dai leader del PSG.


Immagine banale: Lacazette dopo un goal


Nell'estate 2016 diventa concreto l'interesse dell'Arsenal per lui ma tra Lacazette e il club di Londra si mette in mezzo il vulcanico presidente Jean-Michel Aulas che lo blinda, convinto di volerlo trattenere a Lione per almeno un altro anno. Così sarà ma ciò non toccherà minimamente il suo rendimento: 28 gol in 30 partite in Ligue 1 ma per il Lione la stagione si chiuderà fuori dai piazzamenti Champions. 
A questo punto è Lacazette che prende in mano la situazione e decide di lasciare il club in cui è cresciuto: praticamente fatto il suo passaggio all'Atletico Madrid, il blocco del mercato dei Colchoneros fa saltare il trasferimento e allora è Wenger a lanciarsi sul bomber (ora si può dire) francese e ad assicurarselo per una cifra vicina ai 60 milioni di euro.
Immagine meno banale: Lacazette con la maglia della nazionale
Nelle statistiche citate possiamo notare che non vi è riferimento alla sua carriera in nazionale; questo perché Lacazette ha giocato solo 11 partite con Les Bleus, segnando un solo gol e nonostante l'esclusione di Benzema dai convocati per l'europeo del 2016, il CT Deschamps ha preferito puntare su altri nomi per l'attacco, rinunciando (si potrebbe dire senza motivo) a Lacazette.





L'attacco dei Gunners può ora contare su un giocatore completo, in grado di abbinare rapidità di movimenti e senso del gol, e in grado di integrarsi facilmente nei sistemi di Wenger, potendo facilmente giocare sia da unica punta che da partner di Giroud. In attesa di capire quale sarà il futuro di Alexis Sanchez, per cui l'Arsenal non sembra voler ascoltare nessuna offerta, Lacazette ha le caratteristiche ideali per giocare in Premier League date le sua ottime capacità di movimento e sarà sicuramente la prima scelta di Wenger per il ruolo di attaccante centrale. Intanto il ragazzo ha subito messo in chiaro le cose alla sua prima partita con la nuova maglia, segnando in amichevole dopo neanche 10 minuti dal suo ingresso in campo, un modo ottimo per presentarsi davanti a un tifo, quello dell'Arsenal, particolarmente irrequieto negli ultimi tempi.


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