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Viaggio in Turchia

|  Federico Sborchia  | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana ha sede

Le big alle qualificazioni mondiali


Tornano le Nazionali: Andremo a focalizzarci su 5 big del nostro Continente che, in un modo o in un altro, saranno sotto i riflettori.





SPAGNA



La squadra nel neo-allenatore spagnolo Julen Lopetegui si presenta alla sfida con l'Italia, già decisiva per il primo posto del girone G, dopo aver passeggiato sul Liechtenstein col punteggio di 8-0. Il nuovo corso della nazionale iberica è quindi iniziato coi migliori propositi, dopo la delusione rimediata agli ultimi Europei, con l'eliminazione proprio per mano dell'Italia, avversaria per la leadership del girone.
Fuori dai 23 nomi eccellenti come Fabregas, Juanfran e Pedro, segnale che il nuovo CT vuole staccare col passato per riportare ad alti livelli le Furie Rosse.

Il sistema di gioco pare non discostarsi moltissimo dal 4-3-3 della gestione Del Bosque, con Busquets ad agire da pivote davanti la difesa, coadiuvato dal sempreverde Iniesta e da Koke, convocato dopo una buonissima stagione con l'Atletico Madrid. Il trio d'attacco sarà composto da David Silva (che finalmente torna a giocare nella sua posizione prediletta dopo che Guardiola, per esigenze tattiche, lo ha arretrato col City), Nolito e Diego Costa. Il quartetto difensivo sarà formato da Carvajal, Piquè, Ramos e Jordi Alba e protezione di De Gea.
Il possesso palla sarà il fulcro dell'idea di calcio che contraddistingue la “Roja”, con pressing alto per riconquistare subito il possesso ed avere così più possibilità di andare in porta.

GERMANIA



Discorso diverso, invece, per i Campioni del Mondo in carica, che si presentano alle sfide per la qualificazione in una situazione decisamente più agevole rispetto a quella della controparte iberica: il girone C non presenta avversari di grande spessore per il gruppo di Loew, che avrà cosi occasione di sperimentare nuove situazioni tattiche per mettere sempre di più in difficoltà gli avversari.
Tra i convocati figurano i ritorni di Boateng, Gundogan (al rientro dopo un anno dall'ultima partita giocata con la propria Nazionale), Mario Gomez e Khedira.

La squadra potrà passare agilmente da un sistema di gioco ad un altro, in modo abbastanza fluido, anche a seconda degli 11 schierati. Di base si parla di un 4-2-3-1 con Neuer in porta, Howedes, Boateng, Hummels (vitale per il calcio di Loew ed Hector sulla linea dei quattro), con Gundogan e Kroos a dirigere il gioco al centro del campo con il tridente Draxler, Ozil, Goetze alle spalle di Muller o Mario Gomez. Ma il grandissimo talento e la grandissima duttilità dei calciatori tedeschi permettono di poter giocare con un centrocampo a 3 inserendo Khedira o Kimmich ed alternare il tridente avanzato utilizzando sia una punta centrale più “pesante” con Muller o Gomez, sia un tridente leggero con Ozil o Goetze ad agire da falso nueve.
Unico punto debole di questa squadra è la tenuta fisica dei vari Boateng, Hummels e Gundogan, vitali ed essenziali per la solidità e la fluidità di gioco richiesta da Joachim Loew, che, scottato dall'eliminazione per mano della Francia all'ultimo Europeo, è pronto a guidare i suoi ad un nuovo assalto al titolo mondiale, già conquistato 2 anni fa in Brasile.

FRANCIA



La condizione della Nazionale Francese non è delle migliori: dopo la clamorosa sconfitta nella finale dell'Europeo, la squadra di Deschamps non è riuscita neanche a vincere la prima partita del girone qualificatorio per il Mondiale contro la Bielorussia. Le prossime due partite con Bulgaria ed Olanda saranno subito decisive per evitare di perdere troppo terreno dalla testa della classifica, soprattutto pensando che solo la prima si qualifica direttamente, mentre la seconda classificata va ad un girone di spareggio, che si prevede tostissimo.

Tra le novità spiccano Laporte (definito come uno tra i migliori talenti mondiali e prossimo top class player), Fekir del Lione ed Areola, portiere del PSG. Il dilemma tattico al centro del quale si trova la nazionale transalpina coinvolge principalmente Paul Pogba: mister 100 milioni non si trova a suo agio in un centrocampo con doppio pivote, modulo con cui gioca sia allo United sia in Nazionale e che Dechamps non intende abbandonare, se non in situazioni d'emergenza, per non perdere il grande potenziale offensivo che la sua squadra può offrire grazie a giocatori come Martial, Griezmann, Payet e Giroud.

Pare che quindi la situazione difficilmente migliorerà nel breve periodo, con l'11 titolare che sarà composto da Lloris, Sidibe, Varane, Koscielny, Kurzawa, Pogba, Kantè, Griezmann, Martial, Payet e Sissoko, nel più classico dei 4-2-3-1, che potrebbe cambiare nel 4-3-3, schierando un centrocampo a 3 con Cabaye, Pogba e Matuidi dietro ad un tridente composto da Martial, Griezmann e Payet ( roba da far impazzire qualsiasi difesa del mondo).

OLANDA



Gli Orange tornano a giocarsi una qualificazione per la fase finale di un torneo internazionale dopo la clamorosa eliminazione nelle qualificazioni per gli scorsi Europei.

Fa il suo debutto in nazionale maggiore anche il giovane prospetto Karsdorp, terzino destro del Feyenoord chiamato da Coach Blind, che dovrà fare ancora a meno di Arjen Robben, non ancora in condizione.
Dopo il pareggio nella prima giornata con la Svezia, la squadra dell'ex giocatore dell'Ajax e padre dell'attuale difensore dello United Daley Blind, deve portare a casa quanti più punti possibili nella doppia sfida con Bielorussia e Francia.

Il 4-3-3, modulo base del calcio olandese, scenderà in campo con il neo-blaugrana Cillessen tra i pali, Karsdorp sulla destra, De Vrij, che finalmente tornerà ad occupare il centro della difesa al fianco di uno tra Bruma e Van Dijk, con Blind schierato sulla sinistra. Il centrocampo sarà formato dal trio Klaassen, Wijnaldum e Strootman (in alternativa Propper). I tre avanti saranno Sneijder, Janssen e Promes.
Obiettivo degli Orange? Vincerle tutte per qualificarsi ai Mondiali.

INGHILTERRA



Dopo lo scandalo Allardyce la squadra è stata affidata all'ex allenatore dell'Under 21 Gareth Southgate, che in 34 partite è riuscito a mantenere una media di 2,5 punti per partita.

Difficilmente verrà alterato il sistema di gioco e verrà quindi proposto il tipico 4-2-3-1 con Joe Hart in porta (confermato dopo le buone prestazioni col Torino), Walker, Stones, Cahill e Danny Rose a formare la linea difensiva davanti alla quale agiranno Henderson ed Eric Dier, quest'ultimo sempre più al centro del progetto tattico di Pochettino nel Tottenham. Cambieranno anche i quattro avanti: assenti Lallana, Sterling e Kane, l'unico titolare sicuro sarà Rooney, affiancato da Rashford e Walcott, dietro ad uno tra Vardy e Sturridge.

Southgate punterà sull'intensità e sulla fisicità della propria squadra, cercando di limitare la carenza di gioco e di geometrie: un male che affligge questa selezione da tempi non sospetti, soprattutto a causa dell'arretratezza tattica che affligge la scuola di allenatori britannici.

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