Passa ai contenuti principali

Viaggio in Turchia

|  Federico Sborchia  | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana ha sede

Premier League, spunti di inizio ottobre

di Luca Balbinetti

C'è da rimanere colpiti, osservando il piazzamento delle squadre nel massimo campionato inglese. Dopo la settima giornata, racchiuse in due soli punti, infatti, ci sono 4 squadre: il Manchester City di Guardiola che dopo aver regalato lezioni di calcio a mezza Europa in questo scorcio iniziale di stagione, ha rallentato per la prima volta (come era prevedibile) in casa del Tottenham di Pochettino, che guida ormai da anni una splendida “banda” di talenti purissimi, facendoli esprimere al massimo, con tattica e schemi, ma lasciando anche libertà di espressione agli interpreti che se in giornata sono capaci di esprimere un grande calcio, vedi sabato.








Subito dopo, appaiate, Liverpool e Arsenal, guidate da Klopp e Wenger, due stili differenti di vivere le partite, di confrontarsi con la stampa, uno così estroverso, l’altro figlio di un’altro calcio dove l’aplomb regna (spesso) sovrano in panchina, eppure così diversi non lo sono affatto sotto un aspetto ben preciso, il modo di vedere calcio ; entrambi regalano spettacolo offensivamente, divertendo sempre il proprio pubblico. Entrambi in certi casi non badano molto alla fase difensiva e questo a lungo andare sopratutto in Premier League si paga a caro prezzo. Ma la curiosità rimane e forte, assillante per certi versi: riusciranno a mantenere il ritmo, sarà l’anno buono per vedere trionfare una di queste tre squadre storiche del calcio inglese a secco da molto, troppo tempo? Quattro squadre insomma, con stili diversi , storie diverse, interpreti e allenatori differenti, ma accomunate tutte quante dallo splendido gioco offensivo, una ventata di buon calcio, che non guasta mai.

Chi è in difficoltà invece sembra essere chi da sempre costruisce le sue vittorie sul pragmatismo e l’efficacia (legittimo) piuttosto che badare al bel gioco, su tutti Jose Mourinho. Tutto ciò viene apprezzato quando compi veri e propri miracoli portando squadre sul trono d’Europa, stravincendo campionati, meno se come adesso dimostri difficoltà. Il bel gioco può essere sacrificato per i tre punti, certamente, ma se i tre punti non arrivano cominciano i guai. Il suo United dopo una partenza comunque difficoltosa nonostante le vittorie ora sembra essersi smarrito, questo perché era ed è evidente che non ci sia un’identità di gioco ben definita e questo fa si che i campioni schierati in formazione da Mou più che risolvere le situazioni difficoltose, contribuiscano a creare confusione, date che ognuno di loro sembra affidarsi totalmente all'istinto. Con quel fior fior di elementi all'interno di una formazione non si può di certo dare per spacciato lo United, ma è evidente che qualcosa non va. Paradossalmente sbloccare le sfide è diventatcompito arduo, ma è possibile con Ibra, Rooney, Martial, Pogba , Rashford etc?

Il Chelsea di Conte non molla e rialza la testa dopo un brutto periodo.  Il manager italiano però è in evidente difficoltà nello gestire uno spogliatoio difficile, che da quanto filtra non ha molta voglia di lavorare e che aveva già manifestato tutto ciò la scorsa stagione, motivo per cui Mourinho aveva deciso di rassegnarsi. Benonosciamo Antonio Conte: se c’è una difficoltà lui l’affronta fino alla fine, e spesso la supera, avversari avvertiti.

Infine, la triste notizia dell’esonero di Guidolin, triste per lo Swansea che si priva troppo presto di un buon allenatore, che con una squadra che deve salvarsi ha affrontato quasi tutte le grandi della Premier in questo inizio di stagione. Esonero frettoloso e ingeneroso, ricordando come Guidolin l’anno scorso salvò il club da una retrocessione non certa, ma quasi.

Popolari

La conferma del patrimonio Guardiola

| Luca Balbinetti | Questo Manchester City è qualcosa che va oltre una semplice squadra, è la conferma che un allenatore con le sue idee e l'ambiente giusto attorno può portare avanti un'idea di gioco che qualche anno fa aveva del rivoluzionario, ora è semplicemente estasi, e merita di essere lodato, fin quando non risulterà estremamente banale farlo. 

L'utilizzo dei blocchi nel calcio

| Francesco Lalopa | L'interscambio di idee e soluzioni tra uno sport ed un altro (ovviamente dove possibile) consente l'arricchimento del ventaglio di soluzioni a disposizione di un allenatore, rendendo sempre imprevedibile l'approccio della propria squadra alle varie situazioni di gioco. In questa sede andremo a parlare dei blocchi: soluzione che il calcio ha preso in "prestito" dalla pallacanestro per un loro utilizzo del tutto particolare. E' divertentissimo portarli ma è decisamente poco piacevole riceverli.

Chi è Yerry Mina?

| Francesco Lalopa | L'arrivo del giovane colombiano in blaugrana dal Palmeiras è la naturale prosecuzione del processo di rinnovamento della rosa per i catalani, iniziato con le firme di Paulinho e Dembelè in estate e di Coutinho in questa sessione invernale. Pronto a dare l'addio al Barcellona è Javier Mascherano, ormai giunto a fine carriera, in procinto di firmare con un club cinese. 

The Toffees

Di Francesco Zamboni I soprannomi dell'Everton non sono noiosi e banali come quelli del tipo "The Blues".