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Viaggio in Turchia

|  Federico Sborchia  | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana ha sede

E invece


Sembrava tutto deciso. E invece.

All'Olimpico in scena un'impresa indelebile. I giallorossi hanno prodotto una rimonta di 3 gol dopo un'andata ingiusta, attraverso una gara di ritorno a dir poco perfetta. Di Francesco ha spiazzato tutti schierando un 3-4-1-2 provato pochissimo ma che ha annientato il Barcellona su ogni fronte. Sempre gli stessi marchi di fabbrica (costruzione in verticale, difesa altissima, persino al minuto 94), ma stavolta con un carattere letale, raro. Poi, partita collettiva perfetta. Prestazione sontuosa di Dzeko, linea difensiva impeccabile, cambi a partita in corso ben riusciti, poi quella che forse è stata la miglior partita di sempre di un trascinante Capitan De Rossi. Barcellona annichilito, mai in partita. Una vittoria che porta la Roma dopo venticinque anni tra le prime quattro d'Europa. Proprio in Europa dove ha quasi sempre sofferto e ora invece può vantare un cammino pazzesco. Una vittoria inaspettata, un'esultanza liberatoria.


Poi, Bernabeu. Una sofferenza per la Juve che dopo un'andata piena di rammarichi ha perso il ritorno nel peggior modo possibile. Gara impostata molto bene da Allegri, tra difesa con dieci uomini dietro la palla e uscite offensive piuttosto frequenti, buona la prestazione fisica della squadra. Così è maturato il tre a zero che avrebbe prolungato la partita ai supplementari. Il finale però è straziante. Sempre Ronaldo, stavolta su rigore, sogno infranto. E peccato che a fine gara ci siano state alcune dichiarazioni molto spiacevoli, la Juventus ne sarebbe uscita in un altro modo, mentre ora prevalgono le polemiche sul miracolo sfiorato. E il rammarico aumenta.

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