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Viaggio in Turchia

|  Federico Sborchia  | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana ha sede

Vicino alla svolta

| Luca Balbinetti |

Juventus-Real Madrid non è mai stata una partita normale, non lo sarà mai. Si affrontano oggi due delle squadre più emblematiche della Champions League. La detentrice di più titoli, contro chi invece, di titoli ne ha raccolti solamente due a fronte di sette finali perse. 


La Juventus è tornata definitivamente, da tre anni a questa parte, ad essere una delle assolute protagoniste della coppa delle grandi orecchie, giustamente, come tradizione vuole. Mister Allegri ha semplicemente dimostrato a tutti, quanto sia versatile tatticamente, il che lo rende perfetto nel gestire un gruppo di grandi giocatori e più competizioni alla volta (quindi, più avversari alla volta). I precedenti recitano equilibrio. Perché si, è vero la Juventus ha perso 2 finali contro i Blancos, ma è pur vero che negli scontri andata e ritorno il Real Madrid non passa contro la Juventus dal lontano 86. Ma come sappiamo, nel calcio i numeri contano, ma fino ad un certo punto, quindi meglio concentrarsi sul campo. La Juventus affronta il Real consapevole della sua splendida intelligenza tattica, dovrà essere paziente, subire il giusto e colpire appena ne avrà l'occasione. 


Al Real tutto ciò non serve, quando hai una delle squadre più forti di sempre, niente ti intimorisce. Senza alcun dubbio oltre a Ronaldo, la forza del Real Madrid di Zidane è il centrocampo. Lì troviamo la chiave tattica che ci spiega le due vittorie consecutive della Champions(mai nessuno ci era riuscito prima). Modric danza, Kroos pennella, Casemiro migliora. Cosa migliora? Tutto. Il centrocampista brasiliano è semplicemente indispensabile. Grintoso, forte ed intelligente, con un piede da far invidia a molti suoi colleghi "più illustri". Davanti Ronaldo si sa, è un cecchino, la Juventus partirà sotto di uno 1-0 tra andata e ritorno, se concederà però soltanto un gol al portoghese avrà molte possibilità di passare. La squadra bianconera ha dalla sua lo Stadium, fortezza europea da quando sulla panchina juventina siede Massimiliano Allegri. Quest'oggi la chiave sarà il sostituto di Pjanic, vero regista della squadra, la sua assenza pesa tantissimo, perché l'unico reparto non all'altezza delle altre big europee per la Juventus è proprio il reparto centrale. Khedira è un campione, ma ha comunque problemi di tenuta, Matuidi dopo un inizio spumeggiante è calato fisicamente, ma Allegri sa che dovrà pretendere il 101% da loro se vorrà passare.


Per quanto riguarda Higuain e Dybala sono una certezza quest'anno. La loro forma è impressionante, dovranno però sfruttare le pochissime occasioni che avranno, in qualunque modo. La partita della Juve si giocherà prima sulla fascia destra del Real e poi si sposterà in panchina, anche con delle notevoli defezioni, la Juventus avrà delle validissime soluzioni a partita in corso e non è poco, basta ricordarsi chi entrò a Cardiff: Sturaro e Lemina, troppo poco per questo Real. Di certo, la Juve è tornata grande in Europa, e a prescindere parte alla pari con tutte. Si può fare, lo dice la storia.

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La Moviola-Per fare chiarezza su Juve-Roma

PREMESSA: la seguente moviola è stata scritta secondo le opinioni di un arbitro che, a causa del regolamento dell’Associazione Italiana Arbitri, non avrebbe potuto esprimerle in questi termini e con questi  mezzi; ne consegue che l’articolo rimane anonimo. Il primo episodio dubbio della partita arriva all’ 11° minuto : Holebas interviene da dietro su Marchisio, toccando il pallone tanto quanto il piede destro dello juventino. A norma di regolamento sarebbe rigore ed ammonizione del difensore giallorosso: Rocchi fa correre. Al 25’ arriva la punizione di Pirlo da cui scaturisce il primo rigore: il fallo di Totti è netto, la decisione di Rocchi ineccepibile, ma nei successivi due minuti l’arbitro fiorentino compie una serie di errori che compromettono l’intera gara. 1. Anche nelle partite dei campetti degli oratori si insegna all’arbitro di prestare attenzione alle barriere in prossimità del limite dell’area: qui Rocchi abbonda (di quasi due metri) nella distanza pur di mettere