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Viaggio in Turchia

|  Federico Sborchia  | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana...

Un piede dentro


Due semifinali di Champions difficilmente ribaltabili al ritorno.

Il primo risultato, quello di Liverpool, rispecchia l'andamento della partita. Troppi errori tattici per la Roma di Di Francesco, troppe ambiguità negli schemi, troppi vuoti mentali a partita in corso. Buon equilibrio solo nei primi venti minuti e negli ultimi dieci. Tardivi i cambi che hanno dato un minimo di gioco e due reti per una piccola speranza di una rimonta ardua all'Olimpico. Da considerare però che il 5-2 non è molto più pesante di un 2-0. Servirà una prestazione impeccabile, una prestazione lucida tatticamente e mentalmente. Prestazione impeccabile come quella del Liverpool.


Klopp l'ha preparata benissimo, nei minimi particolari, basandosi sempre sul proprio ventaglio di idee e mostrando di aver capito e colpito bene i giallorossi nei loro punti deboli. L'attacco guidato dal top player Salah è stato devastante in ogni suo movimento o scelta, non c'è stata proprio partita su quel fronte in particolare.


Nell'altra semifinale risultato bugiardo, ma giusto. Nel senso che il Bayern ha controllato e attaccato, è stato superiore statisticamente nel possesso e nella supremazia, ha avuto molte occasioni dall'esito sfortunato, ma non è bastato. Il Real, sebbene non stia vivendo una delle sue migliori stagioni, in questa competizione sta continuando a dominare, vincendo contro le migliori e sui campi più ostici (per ora sono state fatte fuori Psg e Juventus). Per ora, non c'è stata storia in campo continentale. Tocca al Bayern di Heynckes smentire questo discorso martedì prossimo, al Bernabeu. Altrimenti rivedremo la stessa finale dell'81.

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