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Viaggio in Turchia

|  Federico Sborchia  | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana ha sede

Un euro-derby all'inglese

| Andrea Piana |

Stasera, nell'andata dei quarti di finale di Champions, si affronteranno Liverpool e Manchester City, le uniche inglesi rimaste in gara. La partita di stasera si giocherà in casa dei Reds, che, se da un lato avranno il vantaggio di poter indirizzare fin da subito la sfida a loro favore grazie alla spinta di Anfield, dall'altro dovranno poi affrontare una difficilissima trasferta nella gara decisiva (in particolare se oggi non dovessero portare a casa un buon risultato).




Le due squadre arrivano a questa doppia sfida in un ottimo momento di forma e dopo un percorso molto simile: entrambe sono arrivate prime nel girone, entrambe hanno strappato il pass per il turno successivo già dopo l'andata degli ottavi (Basilea-Manchester City 0-4, Porto-Liverpool 0-5). In questa stagione Liverpool e City si sono affrontate due volte in campionato: l'andata, a Manchester, finì con un incredibile 5-0 per i padroni di casa, al ritorno, giocato ad Anfield e forse più indicativo in vista della gara di oggi, la squadra di Klopp vinse 4-3.
Sulle formazioni i due allenatori hanno pochi dubbi: davanti Klopp punterà sicuramente sul tridente Salah-Firmino-Manè, il vero punto di forza di questa squadra; a centrocampo sono sicuri di giocare Henderson e Wijnaldum, mentre il terzo elemento dovrebbe essere Emre Can che però non è al 100% dopo il recente infortunio, per questo non è escluso che lo sostituisca Milner. La difesa sarà composta da Alexander-Arnold, Van Dijk, Lovren e Robertson, con Karius che difenderà la porta alle loro spalle.


Guardiola invece schiererà Ederson tra i pali, Walker, Otamendi, Kompany e uno tra Zinchenko e Laporte (il primo sembra favorito, ma sarebbero entrambi adattati) in difesa, Fernandinho, Gundogan e De Bruyne sulla linea mediana, anche se il belga avrà licenza di avanzare sulla trequarti in fase di possesso, mentre davanti dovrebbero giocare Sterling, Aguero e Silva, con Gabriel Jesus pronto a subentrare dalla panchina.



Sulla carta il City è leggermente favorito nel doppio confronto, sia per la maggiore qualità della rosa, in particolare dal centrocampo in giù, sia per i 18 punti di vantaggio in campionato (con una partita in meno), anche se in una sfida a questo livello fattori del genere rischiano di diventare irrilevanti. Per quanto riguarda i giocatori chiave, Klopp si affiderà soprattutto a Mohamed Salah, autore di una stagione pazzesca (la scorsa settimana se ne parlava qui) e vero pericolo per la difesa del City, mentre Guardiola si affiderà ad un Aguero non ancora al 100% ma sempre in grado di mettere in difficoltà chiunque.
Il Liverpool, che non arriva in semifinale di Champions dalla stagione 2007-08, vuole tornare ai vertici del calcio europeo dopo anni di risultati deludenti, mentre il City, che da anni domina in patria ma continua a faticare a livello continentale (negli ultimi anni solo una semifinale e tante delusioni in Champions), vuole confermare la grande crescita di questo decennio e ottenere finalmente un grande risultato anche in questa competizione. Ricordiamo inoltre che, nonostante l'innegabile primato a livello di marketing, di fascino e di fama, negli ultimi anni il calcio inglese sta faticando più del solito in Champions e questa potrebbe essere una motivazione in più per entrambe le squadre.

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