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Viaggio in Turchia

|  Federico Sborchia  | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana ha sede

Zaniolo alla conquista di Roma

| Francesco Lalopa |

Arrivato in estate nella Capitale come parziale contropartita tecnica nell'affare che ha visto il trasferimento di Radja Nainggolan all'Inter, Nicolò Zaniolo si sta lentamente trasformando da oggetto misterioso a certezza all'interno delle gerarchie giallorosse. Ma cerchiamo di comprendere meglio chi è Zaniolo e cosa può dare alla Roma. 


Per chi segue il calcio anche a livelli meno "nobili" come le categorie primavera o la serie inferiori, il cognome Zaniolo non suonerà nuovo. Figlio d'arte di Igor Zaniolo, attaccante che ha militato molto tra Serie B e serie C, il giovane Nicolò ha accumulato nel corso della sua giovane carriera esperienze importantissime come quelle nei settori giovanili di Fiorentina ed Inter, oltre che con la Virtus Entella, con cui ha militato sia tra le giovanili che tra il gruppo in Serie B. Ma la vera svolta della sua carriera è giunta al momento del passaggio tra le fila nerazzurre, dove ha conosciuto Stefano Vecchi, mister che lo ha cresciuto e fatto maturare sotto il profilo calcistico. 


Nicolò Zaniolo dal punto di vista fisico incarna il prototipo del moderno centrocampista: ad una fisicità abbastanza importante ( è alto infatti 190cm ) unisce una mobilità non indifferente per la stazza, oltre che una buonissima resistenza ai contrasti, caratteristica che gli ha permesso di dominare all'interno delle competizioni giovanili negli anni passati e che non lo ha fatto soccombere quando ha dovuto fronteggiare avversari molto più fisici ed esperti al suo esordio tra i "grandi". 

Tatticamente all'interno del rettangolo di gioco può ricoprire sia il ruolo di trequartista, quello in cui ci stiamo abituando a vederlo in questa sua esperienza alla Roma, sia quello da mezz'ala, potendo soddisfare Di Francesco sia quando decide di schierare la Roma col "nuovo" 4-2-3-1 sia quando decide di rifugiarsi nel sempreverde 4-3-3. Ma se come trequartista è stato "reinventato" proprio dal tecnico abruzzese, la sua crescita e maturazione è dovuta proprio al ruolo di mezz'ala, ricoperto con grande successo sia ai tempi dell'Inter Primavera di Vecchi nel 5-3-2 sia in Nazionale. 
E' grazie all' ex allenatore nerazzurro se Zaniolo è riuscito ad imporsi come centrocampista in grado di svolgere benissimo entrambe le fasi di gioco, nonostante una naturale predilezione per quella offensiva.


Le sue doti tecniche gli hanno permesso di poter compiere il grande salto senza farlo sfigurare eccessivamente. Nella sua prima gara ufficiale in stagione, quella contro i grandissimi del Real Madrid, numerose sono state le occasioni in cui Zaniolo, a sorpresa schierato da Di Francesco, ha dimostrato di avere colpi importanti, partendo dalla progressione palla al piede dopo aver saltato Bale, finendo al lancio per El Shaarawy, passando per i numerosi contrasti ed i tentativi di dribbling.
Un centrocampista a tutto tondo, in grado di poter servire i compagni o di mettersi in proprio per cercare la soluzione personale, dimostrando di avere anche la giusta personalità per poter far parte di una squadra di Serie A.


La sua migliore prestazione fino ad ora però, è stata quella contro la sua ex squadra. Nella sfida coi nerazzurri infatti, Nicolò ha dato prova di una maturità veramente eccezionale. Schierato alle spalle di Schick è stato spesso protagonista dei duelli contro i centrocampisti dell'Inter, riuscendo spesso e volentieri a superarli rendendosi pericoloso a ridosso dell'area di rigore avversaria grazie alla capacità di vincere contrasti e di saper dialogare coi compagni. 


Partita dopo partita il giovane Nicolò Zaniolo si sta prendendo la Roma, sfoderando prestazioni sempre più convincenti passando dall'essere il giovane di belle speranze che può giocare qualche minuto in campionato ad un sostituto credibile per i titolarissimi come Pellegrini o Pastore. Ciò che traspare però di lui, e che non va dimenticato, è come viva in modo positivo questa esperienza, non sentendosi già cresciuto o come un giovane che sta vivendo un sogno, ma come un atleta che ha ancora tanto da imparare e che può migliorare giorno dopo giorno grazie all'allenamento e le sue dichiarazioni nel post partita di Roma-Real Madrid fanno capire bene di che pasta è fatto questo ragazzo, capace a soli 19 anni di dimostrare una maturità che pochi hanno ed una determinazione che può aiutarlo a consacrarsi come uno dei migliori giovani italiani in circolazione. Ma questo lui già lo sa e sta lavorando sodo per dimostrarcelo.

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