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Viaggio in Turchia

|  Federico Sborchia  | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana...

Eurosfidanti al ritorno: PSV Eindhoven

| Emanuele Onofri |

Per l'Inter è la partita decisiva: il passaggio del turno è a portata di mano, a frapporsi solamente la sfida col PSV, squadra che all'andata creò qualche preoccupazione ai nerazzurri. Ma la testa non è concentrata solo su questa sfida, perchè a Barcellona si gioca un'altra partita fondamentale per la qualificazione. 


Stasera l'Inter a San Siro ha l'obbligo di vincere contro il PSV e sperare che al Camp Nou il Barcellona non perda contro il Tottenham, in modo da assicurarsi il passaggio del turno e l'approdo agli ottavi di finale di Champions League. 
Prima di guardare però a quello che avverrà in Spagna, l'Inter dovrà svolgere alla perfezione il suo compito, perchè sebbene gli sfidanti contino solamente un punto in classifica, le partite giocate contro gli "Spurs" hanno dimostrato quanto possa risultare insidioso affrontarli: gli uomini di Pochettino infatti sono stati fermati con un pareggio ad Eindhoven mentre sono riusciti ad assicurarsi la vittoria solamente con un gol di Harry Kane al 90' dopo che il PSV era stato in vantaggio per 76 minuti.



Come la tradizione "oranje" comanda, la squadra allenata dall'ex rossonero Van Bommel è una compagine molto tecnica, ma che presenta molte lacune in fase difensiva, mentre in fase offensiva può diventare pericolosa praticamente in ogni azione. 
I nerazzurri dovranno quindi cercare di tenere molto il possesso del pallone, come fatto con la Juventus e nel primo tempo con la Roma, senza però concedere contropiedi, attuando una stretta marcatura preventiva su Luuk De Jong, attaccante centrale dei biancorossi che molto spesso nelle ripartenze agisce da sponta, per innescare i veri pericoli del PSV: le ali d'attacco Lozano e Bergwijn.
Sarà da tenere particolarmente d'occhio il messicano che dopo l'ottimo Mondiale disputato, sta vivendo la sua miglior stagione a livello di club, attirando su di sè gli occhi di moltissimi top club europei in vista della finestra di mercato estiva. 


L'Inter potrebbe partire con un inedito 4-4-2 con Handanovic in porta, D'ambrosio Skriniar De Vrij ed Asamoah in difesa, Brozovic e Borja Valero centrali di centrocampo con Politano e Perisic ai loro lati, mentre l'attacco sarebbe formato dalla coppia albiceleste Icardi e Lautaro Martinez. Il giovane argentino però è in ballottaggio con l'acciaccato Nainggolan e l'utilizzo di quest'ultimo porterebbe Spalletti a giocare col più classico 4-2-3-1.

Van Bommel schiererà quasi sicurmente il 4-2-3-1 con Zoet in porta, Dumfries Viergever Schwaab ed Angelino in difesa,  Rosario ed Hendrix in mediana, Lozano Pereiro e Bergwijn alle spalle di De Jong. 


Sperando che il Barcellona continui la sua striscia positiva in casa in Champions League, dove non perde dal maggio 2013 ( 0-3 col Bayern Monaco ), l'Inter ha discrete possibilità di passare il turno insieme proprio ai blaugrana, raggiungento Juventus e Roma, le altre due italiane già qualificate.

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Tutte le big rispondono alla Juve

di Paolo Brescia Le squadre di vertice vincono tutte tranne la Fiorentina. Il campionato consolida il solco dalla Roma in giù, ma occhio al Milan. La Juve si fa largo con Marchisio-Giovinco, torinesi doc, e si sbarazza facilmente del Toro, ma l’impresa più convincente arriva dal Napoli che sembra aver trovato quella continuità di rendimento spesso cercata invano. Con Cavani, Hamsik, Pandev, Insigne, INler e De Sanctis, il Napoli viaggia bene ed è da scudetto. Manca, però, la difesa, vero problema di Mazzarri, protagonista e ormai napoletano d'adozione. La Roma centra la sua terza vittoria e migliora di giornata in giornata. Contro il Siena sbaglia il primo tempo, ma poi si rimette in moto  rimontando con una prova convincente. Ancora bene la difesa che nelle ultime tre gare ha incassato un solo gol. La Lazio si mostra ancora una volta squadra compatta e mette subito al sicuro il risultato. Infine le Milanesi. Due vittorie importanti, ma sofferte: Inter e Milan fanno forz...

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PREMESSA: la seguente moviola è stata scritta secondo le opinioni di un arbitro che, a causa del regolamento dell’Associazione Italiana Arbitri, non avrebbe potuto esprimerle in questi termini e con questi  mezzi; ne consegue che l’articolo rimane anonimo. Il primo episodio dubbio della partita arriva all’ 11° minuto : Holebas interviene da dietro su Marchisio, toccando il pallone tanto quanto il piede destro dello juventino. A norma di regolamento sarebbe rigore ed ammonizione del difensore giallorosso: Rocchi fa correre. Al 25’ arriva la punizione di Pirlo da cui scaturisce il primo rigore: il fallo di Totti è netto, la decisione di Rocchi ineccepibile, ma nei successivi due minuti l’arbitro fiorentino compie una serie di errori che compromettono l’intera gara. 1. Anche nelle partite dei campetti degli oratori si insegna all’arbitro di prestare attenzione alle barriere in prossimità del limite dell’area: qui Rocchi abbonda (di quasi due metri) nella distanza pur di met...

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