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Viaggio in Turchia

|  Federico Sborchia  | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana ha sede

Cosa ci lascia questa Serie B?

Numero limitato di squadre (solo 19 quest’anno), classifica corta e compatta (merito proprio del numero esiguo di società iscritte) e la totale contemporaneità degli incontri nell’ultimo turno, ha regalato ad appassionati e tifosi, un epilogo della stagione regolare assolutamente mozzafiato. 

Incollati a radio e tv, in un crescendo di emozioni e colpi di scena, abbiamo assistito a capitomboli in classifica, crolli verticali, minuti interminabili ricchi di suspense. Un finale di campionato maiuscolo andato in scena alla fine di una bellissima stagione dominata dal Brescia già promosso in serie A e dall’exploit Lecce che, con un salto triplo, ritrova la massima serie dopo sette lunghe stagioni. Continua questa particolare tradizione per cui una (o più di una nella stessa stagione) delle squadre provenienti dalla C riesce nell’impresa di salire direttamente in Serie A: Carpi e Frosinone, SPAL e Benevento, Empoli ed infine proprio i salentini.
Emozionante anche l’epilogo per la salvezza. Il Venezia, con un piede e mezzo in serie C e ancora sotto di un gol a Carpi all’89°, è riuscito a ribaltare il risultato agganciando la Salernitana ai playout, spingendo nell’inferno della C i satanelli del Foggia, crollati a Verona dopo aver controllato la gara per oltre un’ora, capitolando per un rigore di Di Carmine all’81° minuto.
Insomma la B è finita, cala il sipario sulla stagione regolare e sì da il via a playoff e playout formando le griglie in base ai piazzamenti ottenuti: Brescia e Lecce promosse in serie A, Palermo, Benevento, Pescara, Verona, Spezia e Cittadella in lotta per l’ultimo posto sul treno della Serie A, Venezia e Salernitana ai playout, Foggia, Padova e Carpi retrocesse nella terza divisione. Tutto facile, senza polemiche, senza intoppi così come ci siamo addormentati sabato sera dopo lo spettacolo del pomeriggio. 
O perlomeno così come sarebbe piaciuto a noi. La Serie B è finita ma il finale è aperto, così, come nella migliore tradizione seriale: una fine senza che la storia si concluda, narrativamente necessaria per far partire una nuova serie di episodi. Lunedì mattina, infatti, la doccia gelata: il Palermo viene retrocesso all’ultimo posto della classifica del campionato 2018/19 per decisione del tribunale federale della Figc. La società rosanero viene accusata di aver alterato i bilanci per ottenere l’iscrizione ai campionati del periodo 2015 – 2018. 


Ma come è stata recepita dalla lega di B la sentenza del tribunale federale ed il conseguente declassamento dei rosanero? La logica, senza entrare nei meriti della sentenza, ma nella corretta gestione della sua attuazione, avrebbe dovuto veder scivolare in alto tutta la graduatoria con, oltre al Palermo, retrocessione diretta per Carpi e Padova, playout per Foggia e Salernitana e salvezza per il Venezia (meglio dei campani per gli scontri diretti). Invece il colpo di scena è stata la cancellazione dello spareggio salvezza aggiungendo il Palermo al novero delle squadre già condannate alla serie C. La Salernitana, in crisi nera da cinque turni, si ritrova così salva senza la necessità di passare per un pericoloso spareggio.
La curiosità per questa scelta viene arricchita dalla gestione completamente diversa del pacchetto playoff: sfilando il Palermo giunto terzo, la graduatoria è stata fatta scivolare verso il vertice di una posizione fino a veder ripescato il Perugia di mister Nesta. Insomma due gestioni opposte per la soluzione dello stesso problema ai due capi della medesima classifica.
A complicare oltremodo la situazione ci sono i ricorsi sia del Palermo, sia del Foggia, al quale, a stagione in corso, era stata inflitta la sanzione di 6 punti per irregolarità nei pagamenti dei propri tesserati. Pensate che il carico del caos che sta per scaraventarsi sulla serie B sia ancora poco? Bene, nel fine settimana partirà il primo turno del playoff per la serie A, il tutto senza attendere le sentenze dei ricorsi che potrebbero ribaltare tutto. Del resto, lo abbiamo detto, la serie B è finita. Ma il finale è assolutamente aperto. 

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