| Federico Sborchia | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana...
Trionfa il Chelsea, trionfa il Chelsea di Sarri.
A Baku, nel London Derby dei London Derby, l'Arsenal viene sconfitto 4-1 dai Blues, che conquistano l'Europa League per la seconda volta nella loro storia.
Una vittoria tattica, di carattere, dopo una stagione contorta, tosta. Sarri ha cambiato, ha mediato e alla fine ha raccolto quanto seminato. A Londra il tecnico toscano è stato bravo ad adattare la sua filosofia di gioco in funzione del risultato (concetto tanto caro a Mourinho), a dimostrazione del fatto che oramai è pronto per allenare una big europea, anche in Champions. È il coronamento di una carriera lunga ma appagante solo alla fine, iniziata quasi 30 anni fa allo Stia. E chissà se questo e il suo addio al Chelsea, ma non è il momento giusto per parlarne.
Addio oramai certo è quello di Eden Hazard, che chiude la sua esperienza al Chelsea (destinazione Real Madrid?) con una prestazione sontuosa coronata da un trofeo. Deliziose le prestazioni di Jorginho e Giroud, un metronomo pazzesco e un finalizzatore decisivo.
Ben poco brillante (a parte qualche sprazzo in avvio) la prestazione dell'Arsenal ed Emery non riesce a vincere la sua competizione preferita (ma potrà riprovarci l'anno prossimo, niente Champions per i Gunners). Poche idee e poca lucidità (particolarmente sottotono Özil), poca concretezza sottoporta, una sconfitta drammatica. Ma Emery (se resta) di strada ne farà a Londra.
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