| Federico Sborchia | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana ha sede
| Emanuele Onofri |
L'Udinese sembra rinata grazie all'arrivo di Oddo. Quali le chiavi?
Dal 21 novembre Massimo Oddo è il nuovo allenatore dell’Udinese, chiamato dalla famiglia Pozzo al posto di Gigi Delneri, esonerato a seguito della sconfitta casalinga contro il Cagliari.
Oddo torna su una panchina di Serie A dopo il fallimento dello scorso anno alla guida del Pescara, retrocesso poi sotto la guida di Zeman a fine stagione.
Il modo di interpretare il calcio di Oddo è sin da subito visibile nel gioco dell’Udinese che, sotto la sua guida, ha già vinto contro il Crotone (0-3) in Serie A e contro il Perugia (8-3) in Coppa Italia e ha perso solo contro il Napoli per 0-1, rispondendo colpo su colpo alla squadra di Sarri, fermata solo da un gol di Jorginho su ribattuta a seguito del rigore parato da Scuffet.
Per quanto riguarda il modulo, l’Udinese ha mantenuto a grandi linee il 3-5-2 con il quale già scendeva in campo con Delneri: i ballottaggi maggiori sono nel reparto difensivo, in porta sembra essere comunque confermato Bizzarri, nonostante Scuffet stia fornendo ottime garanzie. I tre difensori per le partite di campionato sono sempre stati Samir, Danilo e Angella ma occhio a Nuytinck che fornisce sempre buone prestazioni quando chiamato in causa: ha infatti giocato da titolare in Coppa Italia e subentrando nella partita contro il Crotone.
A centrocampo sembra funzionare molto bene il nuovo ruolo di Fofana che contro il Crotone è passato da mezzala a mediano, ricordando il primo Pogba. Ai suoi fianchi Jankto, panchinaro contro il Napoli, ma titolare contro il Perugia e contro il Crotone, segnado un gol alla prima e addirittura due alla seconda. L’altro centrocampista centrale è Barak che garantisce anche una buonissima tecnica, spostandosi visibilmente sulla trequarti in fase offensiva. Sulle fasce titolarissimi Widmer e Ali Adnan che garantiscono sempre grandi prestazioni, soprattutto dal punto di vista della corsa. Davanti sembra rinato Maxi Lopez, autore di quattro reti nel match di coppa e di un’ottima partita contro il Crotone, nella quale ha fornito anche un assist, al suo fianco Lasagna favorito su Perica, mentre sembra per il momento messo un po’ da parte De Paul, uno dei migliori con Delneri, sceso in campo da titolare contro il Napoli per infoltire il centrocampo e subentrato solo nel finale a Crotone.
Tatticamente l’Udinese sta facendo già visibili passi in avanti: il 3-5-2 permette alla squadra di Oddo di portare tantissimi uomini in zona palla, favorendo scambi stretti e veloci, come quelli dell’azione del vantaggio contro il Crotone, mantenendo però sempre i quinti di centrocampo molto larghi, quasi a toccare la linea laterale.
Impressionante è soprattutto la velocità con la quale l’Udinese riparte in transizione offensiva e quanti uomini la accompagnino, rendendosi pericolosissimi negli spazi.
Insomma, per Oddo è una grandissima occasione per affermarsi come allenatore a questi livelli, e probabilmente sarà anche più facile dell’impresa che ha cercato di realizzare a Pescara, squadra di giocatori ancora acerbi, a differenza di Udine, dove le ambizioni possono essere sicuramente maggiori.