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Viaggio in Turchia

|  Federico Sborchia  | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana ha sede

La vittoria della logica

| Paolo Brescia |

La giornata della vittoria logica: era logico che la Roma vincesse col Qarabag; era logico che la Roma avesse l'ok per il suo tempio, la sua casa, il suo #stadiodellaroma.
La logica ritrovata.


la Conferenza dei Servizi ha dato il via libera allo Stadio della Roma.

Dopo la riunione chiave dello scorso 24 novembre, ora le due riunioni di lunedì e martedì hanno sviscerato tutte le prescrizioni che gli enti preposti hanno formulato in merito al progetto. I via libera, dunque, sono una specie di passaggio ufficiale per l'annuncio definitivo sulla partenza dei lavori.

Pallotta, Baldissoni, e poi ovviamente i canonici commenti dei leader, De Rossi, Di Francesco, Nainggolan: ieri erano decisamente presi dagli esiti della gara di Coppa, ma la considerazione di una vittoria di tutti, "per la Città, per lo sviluppo futuro del Club e per i tifosi", (ha detto l'americano), era presente nelle teste e nelle parole.  
Una nuova casa per divenire top club: che impresa, a Roma: il regno della burocrazia narcolettica, del malaffare in convenzione con le autorità, dell'appalto selvaggio. Praticamente come essere di Bolzano e voler aprire un negozio di babà a Napoli: impossibile. L'avevano detto in molti, a Pallotta e soci: non pensateci, è impossibile.

Eppure per 5 lunghi anni (lo stadio nasce nel 2012, almeno questo qui) non c'è stata voglia di demordere: due anni di silenzi per lavorare ai dettagli più piccoli, poi nel marzo del 2014, Pallotta e il Club giallorosso annunciano in diretta televisiva il progetto al Campidoglio, dando il via al processo di approvazione. Dopo una delibera di pubblico interesse e una prima Conferenza dei Servizi, a febbraio 2017 Mauro Baldissoni e la sindaca Virginia Raggi annunciano che lo Stadio della Roma si farà, con una modifica al piano iniziale, quella affrontata qui.

A giugno del 2017 arriva infine la delibera di pubblico interesse del nuovo progetto da parte dell’Assemblea Capitolina e a settembre inizia la nuova Conferenza dei Servizi. Che ora sembra arrivata alla svolta: lo Stadio della Roma è una realtà, perché la logica può ancora vincere, può ancora avere spazio.

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