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Viaggio in Turchia

|  Federico Sborchia  | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana ha sede

Eurosfidanti al ritorno: Stella Rossa

| rio_alve |

Quando al Grimaldi Forum di Montecarlo, in quell’ultimo giovedì di agosto, si è svolto il sorteggio dei gruppi della Champions League 2018/19 nessuno si sarebbe aspettato un tale equilibrio a 180 minuti dalla fine nel Girone C. L’ago della bilancia è rappresentato dalla formazione serba della Stella Rossa che, in un girone complicato come quello che ospita Napoli, Liverpool e PSG, sta mantenendo viva la speranza di un passaggio del turno che avrebbe dell’incredibile.

Andiamo per ordine: sorteggiata in quarta fascia, come penultima dell’intera rosa delle 32 squadre qualificate in Champions, con i suoi 10.750 punti ranking sembrava come un vaso di terracotta, costretto a viaggiare in compagnia di molti vasi di ferro (la definizione manzoniana tratta da I Promessi Sposi è quanto mai appropriata) laddove per “compagnia” intendiamo appunto Napoli, Liverpool e PSG e per “viaggio” il percorso di qualificazione agli ottavi. Invece poi è riuscita ad imbrigliare i partenopei, proprio nel giorno del loro ritorno in coppa dopo più di vent’anni, con un prezioso 0-0 e a battere i vicecampioni d’Europa del Liverpool per 2-0, ovvero con il risultato britannico per eccellenza. Ora, con una classifica così compatta (quattro squadre in due punti e gruppo più equilibrato tra gli otto in gara), sperare di fare uno sgambetto a qualche club blasonato pare più che lecito e la gara di questa sera a Napoli potrebbe già fornire la concorrente da “inguiare”.
Nei campionati nazionali sia gli azzurri di Carlo Ancellotti che i biancorossi di Vladan Milojević hanno maturato due pareggi nell’ultimo turno ma il peso specifico dele due gare ci rimanda un valore completamente opposto per quanto riguarda i due risultati ottenuti: il Napoli è stato bloccato in casa da un Chievo con tanta voglia di vendere cara la pelle ma pur sempre desolatamente ultimo in serie A e con l’aggravante di due esoneri già alle spalle, la Stella Rossa ha bloccato sul 2-2 gli avversari del Radnicki e soprattutto il loro tentativo di avvicinamento alla vetta, dove regna incontrastata la formazione di Belgrado che domina la Superliga serba con 47 punti (+9 dal secondo) frutto di 15 vittorie e due pari in 17 giornate.


Nella gara del San Paolo il Napoli, molto probabilmente, si presenterà con un 4-4-2 con Ospina in porta e una linea di difesa formata da Albiol, Koulibaly, Mario Rui e Maksimovic. L’ex difensore del Torino sarà una sorta di jolly del pacchetto arretrato partenopeo: terzino in fase difensiva, diventa invece centrale di una difesa a tre quando Mario Rui passa in modalità offensiva. A centrocampo Fabian Ruiz sembra aver scalzato Zielinski dal ruolo da titolare facendosi preferire da mister Ancelotti sulla linea dei quattro coadiuvato da Allan, Hamsik e Callejon posizionato lungo la fascia destra. In attacco a Insigne e Mertens il compito di bucare la difesa serba con Milik che partirà dalla panchina.
Il tecnico dei biancorossi, Vladan Milojević, disporrà la Stella Rossa con un compatto 4-2-3-1: Borjan in porta e difesa in mano a Gobeljic, Degenek, Babic, Rodic. Jovicic e l’ex doriano Krsticic (oltre 90 presenze in blucerchiato tra serie A e B) saranno i due mediani a supporto del terzetto Ben Fardou, Marin, Srnic con la punta Boakye pronta a pungere la difesa del Napoli.

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