Passa ai contenuti principali

Viaggio in Turchia

|  Federico Sborchia  | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana ha sede

Eurosfidanti al ritorno: Tottenham


| Michele Mazzella |
Uscire indenni da Wembley, questo l’obiettivo dell’ Inter: basta un pari per qualificarsi agli ottavi di finale di Champions League in un gruppo complicato sulla carta.

I nerazzurri troveranno di fronte gli Spurs di Pochettino che hanno vinte le ultime cinque partite in tutte le competizioni, nonché sette delle ultime nove. Nell’ultimo turno il Tottenham ha superato per 3-1 il Chelsea di Sarri e in Premier si trova ora terzo in classifica. La formazione inglese giocherà con il suo solito 4-2-3-1 con Moura, Alli e Eriksen dietro a un Harry Kane autore di cinque gol nelle ultime sei partite. La punta inglese dopo un inizio di stagione opaco conta ora sette centri in Premier League e quattro reti in quattro gare di Champions, sarà lui la minaccia principale che la difesa dell’inter dovrà provare a contenere.
La squadra di Pochettino ha una filosofia di gioco molto chiara, gioca sempre la palla dalla difesa e ama mantenere il controllo del gioco, specchio di ciò la sfida contro il Chelsea nella quale gli Spurs hanno tenuto il 62% di possesso palla che ha portato il Tottenham al tiro per ben 15 volte.


 L’Inter dovrà cercare di non abbassare troppo il proprio baricentro di gioco per non farsi schiacciare e di ripartire in contropiede. I nerazzuri possono fare molto male a una difesa degli Spurs che, probabilmente non potrà contare su Rose e Trippier alle prese con guai muscolari, e quest’anno ha mostrato problemi notevoli soprattutto in Champions con ben 9 gol subiti in 4 gare, sono inoltre solo 5 le gare tra tutte le competizioni in cui la difesa del Tottenham ha mantenuto la porta difesa da Lloris inviolata.
La squadra di Luciano Spalletti, memore del grandissimo secondo tempo di San Siro culminato nella vittoria per 2-1 nella gara di andata cercherà l’impresa nella prima partita ufficiale della storia dell’Inter a Wembley.

ph: Hotspur HQ

Popolari

La conferma del patrimonio Guardiola

| Luca Balbinetti | Questo Manchester City è qualcosa che va oltre una semplice squadra, è la conferma che un allenatore con le sue idee e l'ambiente giusto attorno può portare avanti un'idea di gioco che qualche anno fa aveva del rivoluzionario, ora è semplicemente estasi, e merita di essere lodato, fin quando non risulterà estremamente banale farlo. 

The Toffees

Di Francesco Zamboni I soprannomi dell'Everton non sono noiosi e banali come quelli del tipo "The Blues".

Chi è Yerry Mina?

| Francesco Lalopa | L'arrivo del giovane colombiano in blaugrana dal Palmeiras è la naturale prosecuzione del processo di rinnovamento della rosa per i catalani, iniziato con le firme di Paulinho e Dembelè in estate e di Coutinho in questa sessione invernale. Pronto a dare l'addio al Barcellona è Javier Mascherano, ormai giunto a fine carriera, in procinto di firmare con un club cinese. 

Sull'addio di Marekiaro Hamsik

| rio_alve | La letteratura romantica ha già visto scrivere pagine e pagine sugli addii tra amati. Stazioni ferroviarie con immancabili e ottocenteschi sibili di vapore, porti del nord Europa con grandi transatlantici e poi fermate d’autobus, ascensori, pianerottoli e traslochi. La nostra storia invece parte da un campo di calcio e dal suo epilogo: Marek Hamsik non è più un giocatore del Napoli.