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Viaggio in Turchia

|  Federico Sborchia  | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana ha sede

Inarrestabili blaugrana


Continua la fuga del Barcellona in Liga mentre il Real torna a vincere con continuità dopo un avvio tutt'altro che convincente, anche se tra le due principali antagoniste del campionato restano 7 punti e ben 3 squadre. 



In uno spettrale Camp Nou ( chiuso al pubblico a causa dei disordini in vista del Referendum indipendentista catalano ) il Barcellona continua a macinare vittorie e punti con gioco ed organizzazione. Vittima di giornata è il Las Palmas a cui viene concesso appena un tiro in porta in 90 minuti.  La squadra di Gran Canaria è la lontana parente della squadra divertente e convincente della passata stagione e la classifica si fa allarmante vista la situazione a pari punti col terzultimo Eibar. 
I catalani intanto continuano a guidare la Liga sotto tutti i punti di vista: classifica, gioco, organizzazione. Da inizio campionato ancora non hanno perso una singola sfida ed in 7 gare hanno subito appena 2 reti ( miglior difesa ) segnandone ben 23 ( poco più di 3 a gara ). Dopo la sosta c'è l'Atletico Madrid, avversaria di livello maggiore rispetto alle altre compagini affrontate fin'ora, che ci permetterà di stilare un primo giudizio completo sulle qualità dei nuovi blaugrana. 



Continuano la loro sorprendente rincorsa Siviglia e Valencia, guidate rispettivamente da una granitica difesa ( la seconda migliore del torneo ) e da un Simone Zaza in grande spolvero, che sotto la guida di Marcelino ha trovato la continuità che gli mancava sin dai tempi del Sassuolo e che gli permette di essere il secondo miglior marcatore del campionato alle spalle del solito Messi. Gli andalusi collezionano tre punti nell'agevole vittoria interna col Malaga, sempre più ultimo ed in balia di se stesso. Di tutt'altra pasta la vittoria del Valencia sul Bilbao in un pirotecnico 3-2 condito da 12 tiri in porta totali.
Segue sottotraccia l'Atletico, pronto come sempre ad approfittare dei passi falsi degli avversari uscendo alla distanza, che frena sul campo del sorprendente Leganes.



Se in Italia la Juventus nel corso degli ultimi anni ha giocato sempre col freno a mano tirato per poi vincere grazie alla propria superiorità, in Spagna è il Real che quest'anno ha avuto vere e proprie difficoltà ad inizio torneo, dovute soprattutto all'immensa mole di energie spese negli ultimi due anni di totale dominazione delle competizioni europee. Con l'infermeria piena a farla da padrone in casa blancos sono i giovani Isco ed Asensio, talenti purissimi che partita dopo partita stanno prendendo per mano la squadra per portarla fuori da questo periodo difficile. Il futuro è loro.

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