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Viaggio in Turchia

|  Federico Sborchia  | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana...

Quattro possibili ostacoli


Dopo una sopravvivenza faticosa alle qualificazioni, per l'Italia ci sono quattro avversarie possibili per i playoff che si terranno a novembre. Quali i punti di forza e di debolezza di queste?




LA SVEZIA RINATA


Dopo l'addio di Ibrahimovic sorprendentemente la Svezia è rinata. In pratica un'altra squadra, con valori alti e potenziale da non sottovalutare. Alcuni giocatori sono emersi, punte di diamante Forsberg del Lipsia e Guidetti del Celta Vigo, due giocatori decisivi, capaci di spingere la squadra. Una formazione interessante dunque, una di quelle che quando l'avversario molla un minimo, questa ne approfitta e colpisce. Nelle qualificazioni da vantare una vittoria contro la Francia e risultati da nazionale top.

LA GRECIA UNITA


La Grecia non è una squadra irresistibile, diciamolo. Ha tanti difetti, non sempre porta a termini i compiti (anche quelli più leggeri, con fatica è arrivata seconda), ma è una squadra particolarmente coesa, e non è mai facilissimo affrontare un gruppo inorgoglito. Poi i giocatori forti non mancano, Manolas, Sokratis e Mitroglou lo sono e c'è anche qualche elemento interessante. Senza l'orgoglio di cui abbiamo parlato però, dovrebbe essere la squadra più facile da battere tra queste quattro.

L'INSIDIA IRLANDA


Insomma, l'Irlanda è forte anche perché ha eliminato il tosto Galles (rivelazione in Francia l'anno scorso) in una maniera a dir poco cinica. Difesa rocciosa, fitta rete a centrocampo e goal arrivato con un'azione in cui ci sono rapidità tattica, tecnica e un pizzico di furbizia. Specchio della squadra, assolutamente non prolifica e con dei difetti in difesa. Un avversario abbordabile, che però potrebbe dare il 100% nello scontro andata/ritorno.

L'INTERESSANTE IRLANDA DEL NORD


L'Irlanda del Nord può essere più che un'insidia. La fase offensiva la svolge molto bene, si vedono tanti inserimenti alle spalle dei difensori, tanti tiri da fuori e azioni arrembanti, non è una nazionale amante del possesso palla e della manovra ragionata. Se affronta una difesa disattenta, possono essere guai. E la propria difesa a vedersi non è di certo straordinaria. A causa dell'atteggiamento offensivo a partita in corso lascia molti spazi, chiude poco le linee e marca a zona, in maniera forse eccessivamente statica. Nonostante ciò i goal subiti nel girone sono soltanto 6, di cui 5 con la Germania e 1 con la Norvegia, un autogoal grottesco. Sorpresa?

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