| Federico Sborchia | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana ha sede
|Max Strati |
Sono passate solo 7 giornate, eppure la Lazio di Simone Inzaghi dopo la conquista della Supercoppa continua a stupire anche in campionato occupando attualmente il quarto posto, che vorrebbe dire Champions League. E con innesti in rosa ancora da scoprire.
Il supero lavoro della Lazio è reso possibile infatti da un Immobile in grandissimo spolvero, da un Milinkovic sempre più dominante, da un Luis Alberto prodigioso e, più in generale, da un gruppo unito attorno al proprio condottiero, Mr. Inzaghi.
Quell’Inzaghi che, smentendo chi sostiene la tesi della rosa corta, ha ottenuto questi risultati senza poter praticamente mai contare su Felipe Anderson, perdendo nelle primissime giornate Wallace (fondamentale nella difesa a tre), Bastos (primo sostituto di Wallace) e Basta e, facendo debuttare solo negli ultimi minuti col Sassuolo, Nani. Quel Nani tanto atteso dalla tifoseria e che potrà permettere ad Inzaghi, una volta recuperata la forma, di poter disegnare una Lazio più camaleontica.
Sì, perché con Nani ed il recupero di Anderson, il tecnico avrà diverse scelte di modulo; dal 3-5- 2 con Anderson a fare il quinto a destra e Nani in coppia con Immobile con il Brasiliano che può, nel corso della gara, prendere il posto del portoghese al fianco di Immobile con l’inserimento di uno fra Basta e Marusic sulla destra, passando al 4-3- 3 con Nani ed Anderson ai fianchi di Immobile fino ad arrivare (perché no) ad un 4-2- 3-1 dal carattere spiccatamente offensivo con Anderson, Milinkovic e Nani dietro Immobile con Lucas Leiva e Parolo a fare da dighe in mezzo al campo. Ad oggi onestamente è difficile immaginare come vorrà Inzaghi utilizzare i due assi, ma quel che è certo è che con degli interpreti così guidati da uno stratega come Simone i tifosi possono, anzi devono, pensare in grande sognando piazzamenti e soddisfazioni.