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Viaggio in Turchia

|  Federico Sborchia  | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana...

Liga: tempo di bilanci


A qualche giorno dalla chiusura della Liga proviamo a ragionare a mente fredda su questa stagione, guardando però con un occhio al futuro perchè l'estate potrebbe portare con sé molte novità. 

Ed il numero 33 è in cassaforte


Vince il Real ed il titolo torna nella parte "Blanca" della Capitale dopo 5 anni. Vince la squadra più forte e più costante. Vince perchè nel corso della stagione ha commesso meno errori ( solo 3 sconfitte ) delle dirette avversarie e non ha fallito le partite decisive. Merito di una rosa stellare che può contare in 22 giocatori decisivi e fortissimi, che probabilmente sarebbero titolari in squadre di mezza Europa. Col Malaga bastano due gol, uno per tempo, per mettere in cassaforte il titolo e prenotare il bus per la parata notturna in Madrid davanti ai tifosi in festa. Difficile pensare al futuro adesso, con la finale di Champions League che tormenta i sonni di Zidane e soci. Difficile anche migliorare questa rosa: gli unici addii certi sono quelli di Pepe e Morata ( destinati alle due milanesi che vogliono tornare grandi ) ed in entrata si registra solamente l'arrivo del giovanissimo Vinicius Junior dal Flamengo per la cifra monstre di 46 milioni di euro. 



Non riesce la remuntada al Barcellona che si sveglia troppo tardi ed è costretto a veder festeggiare i rivali di sempre. Inutile la vittoria in rimonta con l'Eibar mentre il Real passeggiava col Malaga. Ma i rimpianti sono tanti vista la stagione giocata in modo appena sufficiente e quella sconfitta col Deportivo, che avrebbe consentito di raggiungere i "Blancos" con anticipo, grida ancora vendetta. Sfumati ormai tutti gli obiettivi stagionali, le uniche speranze sono rivolte verso la finale di Copa del Rey contro l'Alaves di questo sabato prima di pensare alla prossima stagione. Sarà un'estate lunghissima quella che vivranno i fan del Barcellona: Luis Enrique darà le proprie dimissioni e si partirà alla ricerca di un nuovo allenatore. Tra i nomi più papabili c'è quello di Ronald Koeman, scuola Barcellona, che ha condotto l'Everton ad un passo dalla qualificazione alla prossima Europa League. Poi si dovrà rivoluzionare la rosa: via tutti gli sgraditi a Messi, dentro gente vincente, di qualità che possa contribuire a riportare il Barcellona dove merita mentre Mascherano ed Iniesta meditano sull'addio al calcio giocato. 

Neanche Messi e Neymar sembrano sicuri di voler restare in maglia blaugrana

Tra luci ed ombre si concludono le stagioni di Atletico e Siviglia: da un lato Simeone che annuncia la propria permanenza nella Capitale mentre il gioiellino Griezmann sembra destinato a raggiungere il connazionale Pogba a Manchester; dall'altro una tifoseria, quella sevillana, che si rivolta contro Sampaoli, reo d'aver accettato la proposta della "Seleccion", mollando di fatto la presa sul suo gruppo. Poco dietro in classifica troviamo a Villareal e Real Sociedad che centrano le qualificazioni in Europa League a discapito dell'Athletic Bilbao: è la fine di un ciclo molto probabilmente, ed i gioielli migliori del club basco sembrano destinati ad emigrare in altri lidi, per la gioia delle big europee disposte a sborsare miglioni pur di accaparrarsi il meglio del calcio spagnolo.



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