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Viaggio in Turchia

|  Federico Sborchia  | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana ha sede

Neopromosse: Venezia


Alle 18.36 del 15 aprile, con il suo profilo ufficiale twitter, il Venezia FC cinguetta - Ce ne andiamo in serie B! -. E’ il sigillo con cui i lagunari, dopo dodici anni e due fallimenti, tornano nella serie cadetta e lo fanno con le intenzioni più serie.



Appena promosso dalla serie D il Venezia mette in scena un campionato spettacolare in un girone di Lega Pro, quello B, difficilissimo ed equilibrato: Parma, Padova, Pordenone e Reggiana le avversarie, temibilissime per blasone e competitività della rosa. Le prime gare sono positive,  si alternano vittorie e pareggi ed il Venezia si colloca stabilmente tra le prime posizioni. Il primo vero banco di prova è contro il Parma, vera outsider della categoria: il 13 settembre la location è il terreno del Tardini davanti ad oltre diecimila spettatori. I ragazzi di mister Apolloni passano subito in vantaggio con un calcio di rigore di Evacuo ma il Venezia resiste e pareggia all’88° minuto con Moreo per poi ribaltare il risultato con l’ex Udinese Domizzi 3 minuti più tardi. Così il Venezia si scopre grande e proprio con la compagine crociata inizia un incredibile testa a testa che durerà buona parte del torneo terminato con la matematica promozione in B.


La sensazione è che la stagione del Venezia non sarà derubricato a semplice exploit. La nuova società è seria ed ambiziosa ed ha risvegliato sopiti entusiasmi in una società che definire storica è dir poco. Fondata nel 1907 ha avuto anni d’oro nei primi anni ’40 periodo in cui sfiorò uno scudetto e vinse la Coppa Italia in finale contro la Roma con una rete di Loik (dopo il 3-3 dell’andata). Poi la guerra, le cessioni dei giocatori più importanti e la graduale discesa ai margini del calcio italiano alternando stagioni in serie C a tristi fallimenti. Dall’ultima di queste disavventure finanziarie partirà il nuovo corso del Venezia che sarà ricostituito da una cordata americana e successivamente acquisito dall’avvocato newyorkese Joe Tacopina per il definitivo rilancio. La sensazione è che questa doppia promozione, la concomitante vittoria in Coppa Italia di Lega Pro e la presentazione del nuovo stadio siano un succulento antipasto alla nuova storia del Venezia che è appena iniziata.




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