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Viaggio in Turchia

|  Federico Sborchia  | La Turchia è un paese magico, diviso su due continenti e toccato da altrettanti mari. In Turchia potete godervi il fascino immortale di Istanbul, potete sperimentare alcune meraviglie naturali come le terme di Pamukkale e i camini delle fate . Potete anche regalarvi una vacanza di mare ad Antalya o a Bodrum ma soprattutto potete osservare fino a che punto può giungere la decadenza di un uomo e soprattutto di un calciatore. La Turchia è un gigantesco calderone di culture, un crocevia storico come pochi altri e la Süper Lig ne è una degna espressione: un grandissimo mix di giocatori di ogni dove che qua confluiscono quando sentono vicina la fine. In questo viaggio vi accompagneremo di città in città e di squadra in squadra. Adana | Adana Demirspor Adana è ciò che resta della vecchia Antiochia di Cilicia, girando per Adana potete trovare il bellissimo castello armeno di Yılankale ma anche una notevole distesa di grattacieli. Tra le altre cose ad Adana ha sede

Europei Azzurrini, la partenza è quella giusta

| Valerio Frezza |

Quando in un set cinematografico si sente dare il “buona la prima” vuol dire che o gli interpreti hanno regalato un’interpretazione irripetibile o che ci si trova davanti ad una produzione con pochi mezzi. Quella degli azzurrini invece è stato un “buona la prima” nell’accezione più alta della locuzione. 

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Intanto nel risultato, un 2-0 senza se e senza ma, chiaro e limpido contro una Danimarca virtualmente seconda forza del girone in virtù della distribuzione delle squadre nelle fasce prima del sorteggio. Il format della manifestazione imponeva, del resto, di partire così: dodici squadre divise in tre gironi, tutte le prime hanno accesso alle semifinali insieme alla miglior seconda dei tre raggruppamenti. Perdere la gara d’esordio avrebbe potuto mettere seriamente a rischio l’accesso al turno successivo ecco perché era fondamentale partire con il piede giusto. Ed il piede giusto è stato quello di Lorenzo Pellegrini che approfittando di una corta respinta del numero tre danese Andreas Maxso ha prodotto una bellissima rovesciata con cui ha bucato il portiere avversario. A dire il vero la Danimarca non aveva iniziato malissimo ma si era preoccupata soprattutto di non prenderle. La formazione azzurra ha lavorato da grande squadra invece. Senza strafare, certa dei propri mezzi, una squadra in apparenza più matura delle date di nascita riportate sui certificati anagrafici, più abile a cercare la giocata giusta. Bellissimo, in tal senso, il cross di Federico Chiesa che ha mandato in rete Petagna chiudendo virtualmente l’incontro, pericolose le discese di Conti, ottime le parate di Donnarumma, insomma parliamo di una serie di comportamenti che dimostrano che questi ragazzi siano cresciuti e tanto nei loro rispettivi club e che lo abbiano fatto giocando partite vere in serie A.


Ma il torneo è appena iniziato. Il prossimo turno, oggi, vedrà gli azzurrini giocarsela contro la Repubblica Ceca, già sconfitta all’esordio dalla Germania e quindi sul filo dell’eliminazione con un turno di anticipo. Ottima occasione per gli azzurri ma attenzione ai nomi di tutto prestigio che la rosa dei cechi può vantare: Jakub Jankto e soprattutto Patrik Schick già exploit dell’ultima stagione di serie A e futuro protagonista del calciomercato. Per i ragazzi di mister Gigi Di Biagio è stato fondamentale partire bene. Sarà altrettanto fondamentale confermarsi.

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